L’espressione Terza Missione fa riferimento alle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze attraverso l’interazione tra Università, società civile e tessuto imprenditoriale, al fine di promuovere la crescita economica e sociale del territorio e far sì che la conoscenza diventi utile a ottenere benefici di natura sociale, culturale ed economica.
La Terza Missione, così come definita dall’ANVUR, è un compito istituzionale delle università accanto a quelli tradizionali d’insegnamento e ricerca. Ne trattano il DL 19/2012, che delinea il sistema di «Autovalutazione, Valutazione Periodica e Accreditamento» (AVA), e il DM 47/2013, che ne elenca i parametri di valutazione periodica assieme a quelli della ricerca. La Terza Missione opera avendo di fronte due obiettivi-chiave:
Il punto è, quindi, mettere a frutto didattica e ricerca stimolando l’interazione tra Università e parti interessate con attenzione a territorio e spazi sociali per costruire sinergie basate sulla conoscenza. È il caso del progetto “Partecipazione ed educazione alla cittadinanza nel territorio della Tuscia dagli anni Settanta ad oggi: dinamiche globali e dimensione locale” (2021-2022), coordinato dagli storici del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa e del Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici e basato su partnership con numerosi enti della società civile e del territorio.
In particolare, il liceo Mariano Buratti di Viterbo ha ospitato un laboratorio di teatro sociale che ha coinvolto decine di studenti e studentesse di diverse classi e si è concluso con una performance teatrale nei suggestivi spazi del chiostro rinascimentale di Santa Maria in Gradi.
Rientrano nella Terza missione le seguenti attività: