#WEUNITUS

Disponibilità di n.1 tesi sperimentale DEB – Dott. Bruno Mattia Bizzarri

Si informano gli studenti e le studentesse dei nostri corsi di Laurea magistrale che è disponibile una tesi sperimentale presso il Laboratorio di Chimica organica del prof. Raffaele Saladino.

Il lavoro di tesi verterà sulla seguente tematica “Investigazione di processi abiotici per l’origine di forme di vita alternative: il mondo degli acidi peptido nucleici”.

I meccanismi fisico-chimici alla base della formazione delle prime molecole organiche a partire da quelle inorganiche, presenti nell’atmosfera terrestre primordiale, sono oggetto di studio della chimica prebiotica la quale si occupa di indagare tutti i processi chimici che portano allo sviluppo di composti organici di interesse biologico. È noto che per adattarsi e sopravvivere, la vita come la conosciamo deve avere una componente genetica per trasmettere le informazioni accumulate durante la selezione naturale. Dunque, è stato suggerito che la vita potrebbe essere iniziata con una molecola di RNA autoreplicante. Tuttavia le condizioni geochimiche e geofisiche presenti sulla Terra primitiva rendono improbabile tale ipotesi. Un mondo precedente all’RNA costituito da  sistemi viventi prebiotici basati su entità chimiche più semplici e robuste può essere rappresentato dall’acido peptido nucleico (PNA). Il PNA, descritto per la prima volta nel 1991, imita il DNA in cui le basi azotate naturali, che sono state mantenute, sono legate tramite un ponte metilenico e un gruppo carbonilico alla struttura principale costituita da unità di N-(2 aminoetil)glicina. Poiché il PNA forma eliche simili a Warson-Crick con DNA, RNA o PNA complementari, risulta interessante sia per lo studio come modello del materiale genetico primordiale, sia per le varie applicazioni biologiche a cui esso è interessato.

Lo studio sarà incentrato sulla sintesi di derivati del building block del PNA mediante approcci di chimica multicomponente e con l’utilizzo di fonti energetiche tradizionali e alternative (UVB, microonde, modelli mimanti il vento solare). Tali derivati saranno caratterizzati mediante tecniche di spettroscopia ad assorbimento (UV-Vis e FT-IR), tecniche risonanza magnetica nucleare (NMR), Gas cromatografia associata allo spettrometro di massa (GC-MS) e tecniche si cromatografia liquida ad alta prestazione associata allo spettrometro di massa (HPLC-MS). I derivati di nuova sintesi possono trovare applicazione in diversi contesti farmacologici come antitumorali ed antivirali.

Per maggiori informazioni contattare il dott. Bruno Mattia Bizzarri – bm.bizzarri@unitus.it