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Assegnato a Francesco Cerini (DEB) il “Premio Giuseppe Borgia” 2024 per una pubblicazione innovativa sul collasso delle popolazioni naturali

Roma, 7 novembre 2024 – Nella storica sede di Palazzo Corsini, l’Accademia dei Lincei ha celebrato la cerimonia di conferimento dei Premi Lincei, riconoscimento tra i più prestigiosi per il contributo scientifico e culturale. Tra i premiati di quest’anno spicca il dott. Francesco Cerini, insignito del “Premio Giuseppe Borgia” per il valore scientifico della sua pubblicazione “A predictive timeline of wildlife population collapse”,pubblicata sulla rivista scientifica Nature Ecology and Evolution.

La pubblicazione premiata, con il suo approccio innovativo e il rigore scientifico, si inserisce come riferimento significativo nel campo di studi sulla biodiversità e conferma il ruolo fondamentale della ricerca nel rispondere alle sfide ambientali globali.

Il lavoro del dott. Cerini introduce un nuovo framework teorico per il monitoraggio e la previsione del collasso delle popolazioni naturali, un tema cruciale nell’attuale contesto di crisi della biodiversità. Il modello proposto esamina un insieme diversificato di tratti ecologici e demografici delle popolazioni animali, integrando analisi comportamentali, morfologiche e demografiche in un approccio multidimensionale in grado di identificare precocemente i segnali di rischio per la biodiversità.

Francesco Cerini, attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB) dell’Università degli Studi della Tuscia, ha alle spalle una lunga carriera scientifica dedicata all’ecologia degli Odonati, studiando in particolare le popolazioni che vivono in habitat artificiali e analizzando i modelli di co-occorrenza su macroscala. Ulteriori linee di ricerca riguardano il comportamento delle lucertole e, in collaborazione con l’Università di Bristol, l’analisi sperimentale dei primi segnali di collasso in comunità modello di protisti. Attualmente, il dott. Cerini è anche impegnato in un progetto di zonizzazione delle aree protette, contribuendo alla comprensione dei meccanismi di conservazione della biodiversità.