Il tema del progetto è il ‘discorso di incitamento all’odio’, l’obiettivo è fornire agli studenti delle scuole superiori di secondo grado gli strumenti per contrastare il fenomeno sviluppando la capacità di riconoscerlo.
Il discorso di incitamento all’odio, in inglese hate speech, rappresenta nella società contemporanea una delle più pervasive manifestazioni linguistiche della intolleranza. I social network (Facebook, Twitter, Instagram…), annullando la distanza fra pubblico e privato, hanno contribuito a rendere virale l’hate speech nella comunicazione online; ma forme più o meno esplicite di intolleranza linguistica sono diffuse anche nel discorso pubblico di tipo istituzionale. L’incitamento all’odio è pervasivo, si indirizza a pubblici diversi (giovani e adulti), e fa presa anche grazie alla scarsa padronanza di strumenti espressivi e alla difficoltà dei parlanti di valutare la fondatezza delle informazioni. È pericoloso per le persone, perché infligge danni psicologici alle vittime, specie quando sono molto giovani (casi di bullismo, mobbing, bodyshaming etc.); e è pericoloso per la società, perché attacca il valore del rispetto dell’altro, che è il pilastro della democrazia (casi di discriminazione di genere, razzismo, omofobia etc.).
Il progetto focalizza l’attenzione dei ragazzi sulla forma verbale dell’incitamento all’odio, sollevando ma soprattutto rispondendo ad alcune domande: quale danno provoca l’hate speech? Ci sono segnali sicuri per capire quando una frase, un enunciato provocano sugli uditori l’intolleranza verso un target? Come si può distinguere una frase o discorso di incitamento all’odio da una frase o discorso di confronto, anche se polemico? Perché è così facile far circolare hate speech? Come bisogna rispondere a una frase di incitamento all’odio? Perché sembra così difficile arginare l’intolleranza verbale?
Dopo vari decenni di tentativi, la riflessione sugli aspetti linguistici dei discorsi d’odio ha prodotto nuove conoscenze che permettono di sviluppare percorsi didattici per il riconoscimento, il contrasto e la difesa dall’intolleranza discorsiva, ma anche per far riflettere sul significato della cittadinanza nelle democrazie moderne.
La prevenzione effettiva dell’intolleranza, la salvaguardia efficace dei valori della convivenza democratica e del rispetto dei diritti umani possono essere perseguite solo agendo sulla formazione scolastica delle giovani generazioni.
Il progetto propone una conoscenza aggiornata, chiara e completa sulla realtà del discorso di incitamento all’odio e prospetta momenti formativi che inquadrano il fenomeno nella cornice teorico-pratica dell’educazione linguistica: l’obiettivo principale è incrementare negli studenti la padronanza di strumenti espressivi e linguistici a partire da una riflessione sulla natura del linguaggio verbale e dall’analisi di casi reali di hate speech online.
Il percorso formativo si propone di:
Il progetto è in linea con gli obiettivi previsti dalla principale documentazione internazionale (Agenda 2030 – obiettivo 4.7: “Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.”), europea (Quadro di riferimento europeo per lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente: sviluppo di competenza nella madrelingua, competenza digitale, competenze sociali e civiche, consapevolezza ed espressione culturale) e nazionale (Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica; Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo; Asse culturale dei Linguaggi).
Modalità di svolgimento.
Nella brochure scaricabile troverete tutti i dettagli relativi alle modalità di svolgimento del progetto.
Responsabili del progetto
Prof.ssa Raffaella Petrilli
rpetrilli@unitus.it
Prof. Diego Femia
d.femia@unitus.it
Dott.ssa Azzurra Tesei
azzurra.tesei@unitus.it
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