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Conoscere il suolo forestale e la sua capacità di stoccare carbonio.

Descrizione del progetto
Gli ecosistemi forestali sono sempre di più al centro delle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, e molte attività di ricerca svolte all’Università della Tuscia si concentrano sullo studio dei processi di accumulo del carbonio-CO2 nel suolo delle foreste. Per questo, il laboratorio sperimentale si propone di coinvolgere gli studenti nell’analisi dei processi che promuovono l’accumulo del carbonio nel suolo e riducono il rilascio di anidride carbonica in atmosfera. A questo scopo verranno analizzate la distribuzione della materia organica lungo il profilo pedologico e la misura del potenziale di mineralizzazione della sostanza organica presente nei vari orizzonti.

 

Obiettivi formativi
Il laboratorio sperimentale è realizzato con lo scopo di introdurre gli studenti ai temi della ricerca scientifica nel campo della pedologia, e di fornire le nozioni necessarie a comprendere il ruolo del suolo nel ciclo del carbonio e nella lotta ai cambiamenti climatici.

 

Risultato finale atteso
Gli studente parteciperanno all’escursione presso la faggeta di Monte Venere alla descrizione del pedon e potranno conoscere le modalità di indagine pedologica nel settore forestale. In particolare, potranno approcciare alla descrizione morfologica degli orizzonti pedogenetici e potranno acquisire gli strumenti necessari alla comprensione dei processi che partecipano alla stabilizzazione della materia organica nel suolo.

 

Dettagli operativi del progetto
L’attività si svolgerà in due giornate, la prima presso la faggeta di Monte Venere nella Riserva del Lago di Vico (Viterbo) dove è presente un profilo pedologico descritto in un pannello illustrativo e la seconda presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del suolo (DIBAF). Gli studenti potranno scegliere se partecipare ad una sola giornata o ad entrambe.

Nella prima giornata verrà presentato il suolo della faggeta come prodotto della relazione tra processi e fattori della pedogenesi (clima, litologia, vegetazione, geomorfologia, tempo e attività antropica). L’attività pratica consisterà nel riconoscere gli orizzonti organici, organo-minerali e minerali, descriverli in termini di colore, tessitura, struttura, presenza di radici, presenza di scheletro, porosità e campionarli per procedere nella seconda giornata ad alcune analisi chimiche presso le strutture del DIBAF.
In particolare, presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del suolo saranno misurate la densità del suolo, il contenuto di sostanza organica, e il suo quoziente di mineralizzazione.

Al termine delle attività sarà possibile osservare direttamente come si distribuisce il carbonio organico lungo il profilo del suolo in faggeta e comprendere i meccanismi che regolano la capacità del suolo di stoccare il C-anidride carbonica assorbito dalle piante e depositato al suolo (lettiera).

 

Strumenti e materiali previsti
Sarà fornita agli studenti l’attrezzatura e il materiale necessario alla descrizione del profilo pedologico in faggeta e il materiale necessario per le analisi presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo.

 

Soggetti coinvolti e tempistiche
I referenti del progetto si occuperanno sia della parte introduttiva che di seguire il lavoro sperimentale, eventualmente coadiuvati da un tutor. Si prevedono cinque ore totali di lezione frontale e esperienza pratica per ciascuna giornata. Il corso potrà essere calendarizzato su richiesta per gruppi di 5-15 studenti nei periodi aprile-giugno, settembre-novembre.

 

Referente
Prof.ssa Sara Marinari
marinari@unitus.it