Dottorato
Scientifico-Tecnologica
Scienze Ecologiche e Biologiche
3 anni
Italiano
Il Dottorato in “Ecologia e Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali” è un Dottorato Innovativo a caratterizzazione interdisciplinare. Obiettivo del Corso di Dottorato è la formazione di giovani nel settore della ricerca ecologica di base ed applicata all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla gestione ambientale, all’ottimizzazione in senso ecosostenibile dei processi produttivi, ed alla mitigazione degli impatti umani sulla biodiversità a tutti i suoi livelli di organizzazione. La multidisciplinarità dei temi e degli approcci di ricerca sviluppati dai dottorandi nel corso degli anni riflette l’ampiezza dell’obiettivo del corso, spaziando dalla chimica verde all’ecologia molecolare, dalla gestione sostenibile delle risorse agro-forestali allo studio dei pattern di biodiversità anche in relazione ai cambiamenti climatici.
Coordinatore del corso: Prof. Massimiliano Fenice, dottorato.eco@unitus.it
Obiettivo del Corso di Dottorato in Ecologia e Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali è la formazione di giovani nel settore della ricerca ecologica di base ed applicata all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla gestione ambientale, all’ottimizzazione in senso ecosostenibile dei processi produttivi, ed alla mitigazione degli impatti umani sulla biodiversità a tutti i suoi livelli di organizzazione. La multidisciplinarità dei temi e degli approcci di ricerca sviluppati dai dottorandi nel corso degli anni riflette l’ampiezza dell’obiettivo del corso, spaziando dalla chimica verde all’ecologia molecolare, dalla gestione sostenibile delle risorse agro-forestali allo studio dei pattern di biodiversità anche in relazione ai cambiamenti climatici.
I dottorandi acquisiranno le competenze necessarie per affrontare i problemi complessi e multidimensionali connessi alle attività di ricerca, di gestione e di conservazione della natura e delle sue risorse. Dal punto di vista formativo, obiettivi specifici sono: i) fornire le competenze necessarie ad operare in ambiti di ricerca scientifica altamente multidisciplinari con alto grado di autonomia, originalità e rigore metodologico; ii) incoraggiare lo sviluppo di capacità di comunicazione dei risultati della ricerca e di redazione di progetti scientifici competitivi.
Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali, i Dottori di Ricerca in Ecologia e Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali sono formati ad alto livello per l’inserimento nel mondo della ricerca, sia di base sia applicata. Altri possibili sbocchi lavorativi sono presso parchi, nelle riserve naturali, e in quegli enti pubblici o società private che abbiano tra le loro finalità la gestione e lo sviluppo del territorio, anche agro-forestale, e il ripristino di ecosistemi degradati dall’attività dell’uomo. La formazione nel settore dell’utilizzo industriale di principi attivi naturali apre opportunità anche nel mondo dell’industria della chimica verde. Società di minori dimensioni, studi professionali e cooperative offrono opportunità di lavoro a livello di consulenze per valutazioni di incidenza e per stesura ed implementazione di piani di gestione di aree protette.
Per accedere al concorso i candidati devono essere in possesso di laurea specialistica/magistrale o di diploma di laurea del vecchio ordinamento ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. Possono presentare la domanda anche i laureandi, con l’obbligo di sostenere l’esame di laurea entro il mese di ottobre successivo al concorso.
Referenti del corso
Regolamento Interno del Corso di Dottorato di Ricerca in Ecologia e Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali
(Approvato con delibera del Collegio dei Docenti del 22/01/2020)
Art.1 – Limiti di applicazione
Il presente Regolamento disciplina il Corso di Dottorato di Ricerca in Ecologia e Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali (CDR-EGSRA) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, integrando quanto previsto dal Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca (in attuazione dell’art. 4 Legge 3 luglio 1998 n. 210 e del D.M. 8 febbraio 2013 n. 45) emanato con D.R. 723/ 13 del 17.07.2013 e successive modifiche.
Art.2 – Obiettivi
Obiettivo generale del CDR è la formazione di giovani nel settore della ricerca ecologica sia di base, sia applicata all’uso sostenibile delle risorse naturali e alla gestione ambientale. I dottorandi acquisiranno le competenze necessarie per affrontare problemi complessi e multidimensionali connessi alle attività di ricerca, alla gestione ambientale ed alla conservazione della natura e delle sue risorse. Gli obiettivi formativi specifici sono:
– fornire le competenze necessarie per esercitare presso Università, Enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione;
– sviluppare la capacità di operare nell’ambito della ricerca scientifica con alto grado di autonomia, originalità creativa e rigore metodologico;
– formare ricercatori che abbiano acquisito l’abitudine al metodo scientifico nell’affrontare e risolvere i problemi, al lavoro di gruppo, alle collaborazioni internazionali, alle modalità di comunicazione dei risultati delle ricerche, alla formulazione di progetti scientifici;
– capacità di apprendere e di mantenersi aggiornati sugli sviluppi scientifici e tecnologici del settore di riferimento tali da permettere di promuovere, in contesti accademici e professionali, avanzamenti tecnologici, sociali o culturali basati sulla conoscenza.
L’ampio ventaglio di temi di ricerca sviluppati nell’ambito del CDR (grazie alla composizione multidisciplinare del Collegio) offre stimoli da settori disciplinari molto diversi. Ciò favorisce l’approccio interdisciplinare alle problematiche e permette di formare ricercatori di alto livello non solo per le conoscenze acquisite ma anche per l’abilità di operare nella gestione di sistemi complessi, quali quelli ambientali. Le principali tematiche di ricerca affrontate sono: Studio dei processi ecologici ed evolutivi e del loro ruolo nel determinare struttura e variazioni spazio-temporali dei pattern di biodiversità. Impatto dei cambiamenti climatici passati ed attuali sulla diversità biologica a livello di popolazioni, comunità ed ecosistemi. Implicazioni ecologiche, evolutive e conservazionistiche delle invasioni biologiche. Landscape e seascape genetics. Analisi degli stock di pesca mediante approcci molecolari e mediante approcci multimetodologici integrati. Filogenesi, filogeografia e struttura genetica delle popolazioni di organismi terrestri e marini della regione mediterranea. Analisi della struttura delle comunità di invertebrati bentonici in ambiente costiero. Studio delle relazioni genotipo-ambiente. Ecotossicologia e mutagenesi ambientale. Ecologia ed etologia di organismi marini. Interazioni ospite-patogeno ed ospite-parassita: ruolo nel processo evolutivo, implicazioni conservazionistiche ed impatti sulla salute umana. Biodiversità microbica di ambienti marini, di acque dolci e di ambienti estremi. Potenzialità biotecnologiche della biodiversità microbica. Resistenza, adattamento, evoluzione e filogenesi di microrganismi di ambienti estremi, incluse le condizioni spaziali. Adattamento di specie vegetali antartiche alle condizioni estreme del loro habitat naturale. Effetto dei cambiamenti climatici in Antartide utilizzando specie vegetali come sistemi modello. Analisi e gestione sostenibile dei sistemi agrosilvo-pastorali. Green chemistry: trattamento e valorizzazione di reflui di origine naturale negli ambiti biotecnologico, farmaceutico, nutraceutico e cosmetico. Trattamento e recupero di sostanze organiche e specie metalliche da reflui agroalimentari, materiale residuo di lavorazione e scarti urbani. Analisi di sostanze organiche in matrici naturali complesse di potenziale interesse per l’evoluzione e la salute degli ecosistemi. Sviluppo di processi/prodotti ecocompatibili ed economicamente sostenibili nei settori cosmetico, cosmoceutico e farmaceutico. Valutazione e gestione dei rischi per la salute umana determinati da esposizione a contaminanti ambientali. Sviluppo e applicazione di metodologie alternative per il monitoraggio di contaminanti organici e inorganici in matrici ambientali mediante bioindicatori. Sviluppo e applicazione di metodologie alternative per il monitoraggio di contaminanti organici e inorganici in matrici ambientali mediante green chemistry. Inquinamento ambientale da tabacco e ripercussioni sull’ambiente, gli ecosistemi e la salute umana. Applicazione di approcci genetici, genomici, proteomici e metabolomici allo studio di processi ecologi e biologici. Studio dei fenomeni dinamici e dei processi ecologici in ambiente marino, a differenti scale spaziali e temporali. Caratterizzazione degli habitat, delle comunità e delle loro alterazioni negli ambienti marini, pelagici e costieri. Analisi, sperimentale e numerica, di caratteristiche fisiche, fenomeni dinamici e processi ecologici in ambiente marino e delle loro interrelazioni. Analisi di grandezze e descrittori biologici mediante misure fisiche. Studio e modellazione della produzione primaria degli ecosistemi pelagici e bentonici fitali. Sviluppo e messa a punto di metodi, piattaforme, strumenti e sistemi osservativi complessi per la misura di variabili descrittrici degli ecosistemi marini, la stima di grandezze ecologiche ed il monitoraggio dell’ambiente marino. Studio dei processi dinamici litoranei, della diffusione di grandezze conservative e non conservative e degli effetti sull’ecosistema marino, sia mediante misure in sito che applicazione di modelli matematici. Sviluppo e applicazione di strumenti e metodi per la gestione sostenibile delle risorse marine e costiere (biologiche e non, rinnovabili e non) e per la valutazione del capitale naturale. Nuovi metodi per la caratterizzazione degli acquiferi e per la definizione dei criteri di monitoraggio, di protezione ed uso sostenibile delle risorse idriche sotterranee.
Art.3 – Organi del Dottorato
Sono organi del Dottorato:
a. Il Coordinatore;
b. Il Collegio dei Docenti (CdD);
c. La Commissione per l’Assicurazione della Qualità del CDR (CQ).
L’elezione del Coordinatore, la composizione del CdD, nonché le loro funzioni sono disciplinate dal DM 8 febbraio 2013, n. 45 e dal Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca. Ad integrazione di questo si specifica che: i) per la validità delle sedute del CdD è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti, ad esclusione degli assenti giustificati; ii) le delibere vengono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e sono immediatamente esecutive; iii) il CdD delibera annualmente la ripartizione delle risorse eventualmente disponibili per il finanziamento/cofinanziamento di borse di dottorato, sulla base di criteri generali quali numerosità dei richiedenti, precedenti attribuzioni di risorse, produttività scientifica nell’ultimo quinquennio.
La Commissione per l’Assicurazione della Qualità (CQ) è composta dal Coordinatore e da due docenti eletti tra i membri del CdD, da una figura tecnico-scientifica, e da una figura tecnico-amministrativa con funzioni di segretario, eletti dal CdD su proposta del Coordinatore. La CQ rimane in carica per la durata del mandato del Coordinatore, ed i suoi membri possono essere rieletti.
I compiti della CQ sono:
1. elaborazione di un Rapporto Annuale di Riesame, consistente nella verifica, analisi e valutazione degli interventi mirati al miglioramento della gestione, degli obiettivi e dell’impianto generale del CDR. Il Rapporto Annuale di Riesame tiene sotto controllo la validità della progettazione, la permanenza delle risorse e le performance rispetto agli indicatori ministeriali attraverso il monitoraggio dei dati, ed è finalizzato alla pianificazione di azioni di miglioramento. 2. espletamento di attività di natura organizzativa su specifiche deleghe del CdD.
Art.4 – Il Supervisore
Il dottorando viene affiancato nel suo percorso di studio e ricerca da un Tutor nominato dal CdD in occasione dell’attivazione di ogni ciclo, anche su indicazione dei responsabili dei programmi di ricerca o degli enti esterni che contribuiscono al finanziamento delle borse di dottorato. Il Tutor è responsabile dell’inserimento del dottorando nell’attività di ricerca, si impegna ad affiancarlo nella proposta e nella pianificazione del piano di studi individuale e definisce con il dottorando gli argomenti specifici di ricerca garantendo la qualità del suo lavoro. Il Tutor svolge attività di relatore della tesi. È prevista la possibilità che il CdD nomini un co-tutor, con il compito di collaborare con il Tutor allo svolgimento delle sue funzioni, coadiuvandone i compiti con l’apporto di ulteriori conoscenze scientifiche o tecnologiche. Al co-tutor sono estesi prerogative ed obblighi del Tutor. Il CdD può revocare in qualunque momento l’incarico al Tutor che non ottemperi ai propri obblighi. In tal caso il CdD nomina un nuovo Tutor.
Art.5 – Programma formativo
Il programma delle attività formative è predisposto dal CdD, di norma entro 15 giorni dall’inizio di ciascun ciclo di Dottorato. Con propria delibera il CdD stabilisce il numero minimo di crediti formativi (CFU) necessari per l’ammissione all’esame finale. Il numero di CFU complessivamente accumulati da ciascun dottorando durante l’intero suo percorso non potrà comunque essere inferiore a 30. All’inizio del proprio percorso di dottorato, ciascun dottorando predispone un programma formativo individuale, in accordo con il Tutor e redatto conformemente al presente Regolamento. Tale programma dovrà essere inoltrato al Coordinatore e ricevere l’approvazione dal CdD secondo il calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti. Successive modifiche o integrazioni significative del programma formativo individuale dovranno essere sottoposte ad approvazione da parte del CdD in occasione della relazione annuale. Concorrono al programma formativo l’attività didattica frontale, i seminari ed i soggiorni di studio e di ricerca. L’attività didattica frontale consta di insegnamenti appositamente predisposti dal CdD, nonché da insegnamenti specifici, anche mutuati da corsi di laurea Magistrale o di dottorato anche presso altri Atenei nazionali ed internazionali, previa inclusione nel programma formativo individuale. In ogni caso gli insegnamenti dovranno affrontare argomenti diversi da quelli già trattati da ciascun dottorando nel proprio percorso di studi. Inoltre, per ciascuna attività, il dottorando dovrà conseguire il relativo attestato di partecipazione/verifica delle attività formative.
Possono concorrere all’attività formativa del dottorando, per una quota massima del 10% del totale dei CFU richiesti, anche le forme di apprendimento guidato, mediate dall’interazione con il Tutor e/o il co-tutor. In tal caso, il dottorando dovrà fornire al CdD una dichiarazione comprovante la natura dell’approfondimento ed il relativo impegno in CFU, a firma congiunta del dottorando stesso e del Tutor e/o co-tutor. I CFU riconosciuti per ogni attività corrispondono a quelli espressamente indicati dal certificatore o vengono attribuiti dal CdD sulla base delle attività svolte e adeguatamente documentate. Per i dottorandi che usufruiscano di borsa, in aggiunta alle attività previste dal programma formativo, è fatto obbligo di partecipare ad almeno un congresso internazionale ed attinente alle tematiche del proprio DR. È fatto obbligo ai dottorandi acquisire e conservare la documentazione comprovante le attività svolte nell’ambito del programma formativo individuale, presentandole al CdD sia di volta in volta in fase di valutazione annuale, sia complessivamente al termine del percorso triennale.
Art.6 – Valutazione dei dottorandi
L’ammissione al CDR avviene secondo quanto previsto dal Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca ed indicato nel relativo Bando di Concorso. Alla fine del I° anno, il dottorando dovrà preparare una relazione annuale sintetica sul lavoro svolto
e sui risultati conseguiti nell’ambito delle attività formative e di ricerca, allegando eventuali articoli pubblicati o submitted. La relazione annuale sarà oggetto di presentazione orale pubblica di fronte al CdD. Il CdD, sulla base della relazione, approvata dal Tutor, delibera l’ammissione al 2° anno del CDR in accordo con il calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti. Alla fine del II° anno, e in accordo con calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti, il dottorando presenterà una relazione sulle attività svolte secondo il progetto di ricerca iniziale, i principali risultati conseguiti, evidenziando le eventuali differenze fra risultati attesi ed ottenuti, la riconferma o la rimodulazione del programma di ricerca e formativo per l’anno successivo, allegando eventuali articoli pubblicati o submitted. La relazione annuale sarà oggetto di presentazione orale pubblica di fronte al CdD. Il CdD, sulla base della relazione, approvata dal Tutor, delibera l’ammissione al 3° anno del CDR, in accordo con il calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti. Le borse di studio, di durata annuale, sono rinnovate a condizione che il dottorando abbia completato il programma delle attività previste per l’anno precedente e venga ammesso all’anno successivo dal CdD. Al termine dell’ultimo anno di corso il dottorando deve presentare al CdD e all’Ufficio Offerta Formativa domanda di ammissione all’esame finale, in accordo con il calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti. La tesi di dottorato dovrà essere compilata in forma di raccolta di articoli scientifici e corredata da un’introduzione e una discussione generali che illustrino rispettivamente lo stato dell’arte e lo scopo delle ricerche, e il rilievo dei risultati ottenuti nel panorama internazionale. Perché il dottorando possa essere ammesso alle ulteriori fasi di valutazione è necessario che almeno due degli articoli
inclusi nella tesi siano pubblicati o siano dotati di codice doi e in corso di valutazione per la pubblicazione in riviste indicizzate ISI. Il CdD, tenuto conto del parere del Tutor e delle relazioni sull’attività svolta presentate dal Tutor stesso e dal dottorando, esprime un giudizio sul valore scientifico dei risultati conseguiti e in base a quest’ultimo concede o nega l’ammissione del dottorando alla valutazione esterna, nei tempi stabiliti dal calendario inviato per ogni ciclo dagli Uffici competenti. Qualora ravvisi elementi di eccellenza nel curriculum complessivo del dottorando e nella sua produzione scientifica, e qualora in aggiunta alle attività formative previste il dottorando abbia svolto un periodo di approfondimento in qualificate strutture di ricerca estere di durata non inferiore a tre mesi, il CdD ha facoltà di proporre il conferimento del titolo di Dottore di Ricerca cum laude. Su richiesta del dottorando e del tutor, il CdD propone il rilascio del titolo aggiuntivo di Doctor Europaeus, qualora ne ricorrano le condizioni in accordo a quanto previsto dal Regolamento di Ateneo.
In caso di valutazione positiva del dottorando, il CdD individua due o più Valutatori (referees) in conformità all’art. 16 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca, cui sottomettere la tesi di dottorato. I Valutatori esprimono un giudizio analitico scritto sulla tesi e ne propongono l’ammissione alla discussione pubblica o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. L’esame finale sarà sostenuto di fronte ad una Commissione composta secondo quanto previsto dal Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca. Si può richiedere al Magnifico Rettore di costituire Commissioni giudicatrici differenziate in base agli argomenti delle tesi che verranno discusse. L’esame finale consisterà nella discussione pubblica delle tesi di dottorato, che dovrà essere consegnata alla Commissione almeno un mese prima della seduta della prova finale. Al termine della discussione la tesi, con motivato giudizio scritto collegiale, è approvata o respinta. La commissione, con voto unanime, ha facoltà di attribuire la lode in presenza di risultati di particolare rilievo scientifico. Il titolo di Dottore di Ricerca si consegue all’atto del superamento dell’esame finale, ed è conferito dal Rettore. Qualora, in sede di valutazione, non ravvisasse la sussistenza delle condizioni necessarie per l’ammissione del dottorando agli anni successivi o all’esame finale, il CdD ha facoltà di deliberare la non ammissione, con conseguente decadimento dallo status di dottorando, o in alternativa l’ammissione con riserva. In quest’ultimo caso, il CdD indicherà al dottorando un termine perentorio, comunque non superiore a 4 mesi, entro cui apportare le necessarie correzioni al proprio percorso formativo o di ricerca, ed entro il quale il dottorando stesso verrà nuovamente valutato con le medesime modalità.
Art.7 – Sito WEB
La calendarizzazione delle attività didattiche e di ricerca, nonché i documenti e le relazioni di interesse del CDR, trovano visibilità e condivisione sulla pagina dedicata al CDR nel sito web del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche.
Art.8 – Approvazione e modifica del Regolamento
Ai sensi delle vigenti disposizioni il presente Regolamento è approvato dal CdD con la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Il Regolamento può essere modificato con le stesse modalità su richiesta del Coordinatore o di almeno due terzi dei componenti del CdD.
Art.9 – Norme finali
Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento, si rinvia al Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca, in attuazione dell’art. 4 Legge 3 luglio 1998 n. 210 e del D.M. 8 febbraio 2013 n. 45.
> Bando di ammissione e istruzioni per l’iscrizione qui.
In linea con gli obiettivi del corso di Dottorato, sono previste attività formative obbligatorie finalizzate al potenziamento linguistico, delle capacità di analisi dei dati, e delle abilità nella pubblicazione e comunicazione dei risultati della ricerca. A tal fine i dottorandi presentano un Piano Formativo Individuale (approvato dal Collegio dei Docenti) in cui sono obbligatoriamente inclusi un Corso di Analisi statistica applicata ai dati ambientali e uno su tematiche inerenti lo Sviluppo Sostenibile, organizzati dal Dipartimento DEB o in collaborazione con altri Dipartimenti di Ateneo. Ogni dottorando affiancherà attività formative specialistiche e interdisciplinari inerenti il suo percorso di ricerca, tra cui la partecipazione a Convegni, seminari e workshop interdisciplinari, organizzati anche dal Dipartimento DEB, sulle tematiche di ricerca dei dottorandi. l calendario delle attività é pubblicato a fondo pagina e sarà aggiornato durante l’anno accademico.
Ciascun dottorando verrà affiancato nel suo percorso di studio e ricerca da un Supervisore che svolge attività di relatore della tesi. Il Supervisore è nominato dal Collegio dei Docenti in occasione dell’attivazione di ogni ciclo di Dottorato ed è responsabile dell’inserimento del dottorando nell’attività di ricerca, si impegna ad affiancarlo nella proposta e nella pianificazione del Piano Formativo Individuale e definisce con il dottorando gli argomenti specifici di ricerca garantendo la qualità del suo lavoro.
Al fine di sviluppare le capacità dei dottorandi di muoversi nell’ambiente internazionale della ricerca, è consigliato un periodo di ricerca presso un’istituzione di ricerca all’estero di almeno tre mesi, da concordarsi con supervisore e Coordinatore o Collegio dei docenti.
Al fine di valorizzare i risultati delle ricerche condotte dai dottorandi, è previsto l’obbligo di presentare i risultati ottenuti ad almeno un congresso internazionale. Inoltre, la tesi di dottorato dovrà essere compilata in forma di raccolta di articoli scientifici ed è necessario che almeno due degli articoli inclusi nella tesi siano pubblicati o siano dotati di codice doi e in corso di valutazione per la pubblicazione in riviste indicizzate ISI.
Attenzione: le modalità di svolgimento delle attività (in presenza/per via telematica) o la loro sospensione saranno comunicate in prossimità delle date previste.
Per i Cicli XXXVIII, XXXIV e XL del corso di Dottorato di ricerca in Ecologia e gestione sostenibile delle risorse ambientali nell’A.A. 2024/2025, il collegio dei docenti ha previsto il seguente programma di attività formative:
– Venerdì 17 Gennaio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
– Venerdì 24 Gennaio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
– Venerdì 31 Gennaio dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Il Corso si svolgerà presso l’Aula 6 del Blocco B, Campus Riello, L.go dell’Università, snc (VITERBO). Per qualsiasi informazione rivolgersi direttamente al docente del corso (baldacchini@unitus.it)
– Venerdì 17 Gennaio dalle ore 14:00 alle ore 16:00
– Venerdì 24 Gennaio dalle ore 14:00 alle ore 16:00
– Venerdì 31 Gennaio dalle ore 14:00 alle ore 18:00
Il Corso si svolgerà presso l’Aula 6 del Blocco B, Campus Riello, L.go dell’Università, snc (VITERBO). Per qualsiasi informazione rivolgersi direttamente al docente del corso (meschini@unitus.it)
– Mercoledì 5 Febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
– Giovedì 6 Febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
– Venerdì 7 Febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
– Lunedì 10 Febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Il Corso si svolgerà presso l’Aula Informatica del Blocco B, Campus Riello, L.go dell’Università, snc (VITERBO). Per qualsiasi informazione rivolgersi direttamente al docente del corso (gp.chiatante@unitus.it)
Per qualsiasi informazione sul Corso potete contattare il dr. Bruno M. Bizzarri (bm.bizzarri@unitus.it)
Il Corso si compone di due moduli così strutturati:
– Modulo A di formazione teorica online (3 CFU), che sarà disponibile su Unitus Moodle.
– Modulo B pratico (3 CFU), che si svolgerà nelle aree protette di Italia (1° edizione 2024; 4° edizione 2026), Austria (2025) e Germania (2026). Le settimane in campo BESTNATURE (BFW) saranno realizzate in modo che i dottorandi possano applicare le tecniche di monitoraggio sul campo per sviluppare conoscenze pratiche trasversali e interdisciplinari.
Il collegio dei docenti ha deliberato che, al termine del triennio di Dottorato, i dottorandi devono aver frequentato corsi fino a conseguire almeno 30 CFU. La frequenza deve essere dimostrata dal superamento della verifica finale del corso.
I dottorandi avranno la possibilità di svolgere un soggiorno di studio all’estero. Si riportano di seguito gli Istituti dove sono già in essere collaborazioni tra alcuni componenti del collegio dei docenti e colleghi ricercatori stranieri:
– CIBIO – Centro de Investigação em Biodiversidade e Recursos Genéticos, Universidade do Porto (PT) – https://cibio.up.pt/en/
− Muséum national d’Histoire naturelle, Paris (FR) – https://www.mnhn.fr/en
− Physics and Astronomy Department – University College London UK – https://www.ucl.ac.uk/physics-astronomy/physics-and-astronomy-0
− School of Engineering and Materials Science Queen Mary University of London, UK https://www.sems.qmul.ac.uk/
− Universidad de Santiago de Chile, Chile – Biochemistry and Molecular Biology
https://quimica.uchile.cl/departamentos/bioquimica-y-biologia-molecular/presentacion
− Department of Biology, University of Konstanz, Germany – https://www.biologie.unikonstanz.
de/en/
− School of Biology and Environmental Science, University College Dublin (UCD), Ireland –
https://www.ucd.ie/bioenvsci/
− Department of Neurosciences and Developmental Biology, University of Vienna, Austria –
https://neurodevbio.univie.ac.at/
− Center for Ecological-Noosphere Studies – Na????onal Academy of Sciences, Republic of Armenia – https://www.cens.am/
− University of East London – Sustainability Research Institute – https://uel.ac.uk/
− Barcelona Institute for Global Health, Spain – https://www.isglobal.org/en/
− Universidad de Sevilla – Departamento de Biologia vegetal y ecologia – Sevilla, Spain –
https://www.us.es/centros/departamentos/biologia-vegetal-y-ecologia
− Monash University, School of Biological Sciences, Melbourne, Australia https://www.monash.edu/science/schools/biological-sciences
− University of Western Australia, School of Biological Sciences, Centre for Evolutionary
Biology, Perth, Australia https://www.ceb.uwa.edu.au
− New York University, Tandon School of Engineering, New York City, USA https://engineering.nyu.edu/
− Swedish University of Agricultural Sciences, Department of Wildlife, Fish, and Environmental
Studies, Umeå, Sweden https://www.slu.se/en/departments/wildlife-fish-environmentalstudies/
− Millersville University, Department of Biology, Millersville, USA https://www.millersville.edu/biology/
− Swansea University, School of Biosciences, Swanswa, Wales, UK https://www.swansea.ac.uk/bioscience/
− Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research – https://www.izw-berlin.de/en/home.html
− CEBC – https://www.cebc.cnrs.fr
AGOSTINI GRETA
Identificazione di barriere naturali e antropogeniche alla connettività delle popolazioni all’interno di un’area protetta
Supervisore: Daniele Canestrelli
Analysis of Mediterranean burned soils influenced by global warming
Supervisore: Laura Selbmann
The impact of environmental education on local stakeholders in promoting tourists’ proactive engagement in biodiversity conservation on small islands
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Chiara Baldacchini
A One Health approach to antibiotic resistance: role of toxic freshwater cyanobacteria in the evolution and spread of antibiotic resistance. A study of cultures and natural communities
Supervisore/i: Maura Manganelli (ISS) – Daniele Canestrelli
BURINI GIOIA
Ecologia, evoluzione e conservazione degli organismi marini
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Claudio Carere
Development of multicomponent prebiotic chemistry models for the study of the origin of life and biological applications
Supervisore/i: Raffaele Saldino – Bruno M. Bizzarri
Monitoring and Evaluation of the Protected Areas management effectiveness
Supervisore: Gianluca Piovesan
Studies of prebiotic chemistry and biotechnology in space and terrestrial environments
Supervisore/i: Raffaele Saldino – Eliana Capecchi
Identification, through meta-barcoding, and in vitro culturing HAB species (i.e., Planktothrix spp.) and their associated microbiota from Italian inland lakes
Supervisore/i: Massimiliano Fenice – Marcella Pasqualetti – Susanna Gorrasi
Unraveling the secrets of aging in seabirds
Supervisore/i: Claudio Carere – David Costantini
Studies of prebiotic chemistry and biotechnology in space and terrestrial environments
Supervisore: Raffele Saladino
Birds adaptations to urbanization
Supervisore: David Costantini
Antarctic Cryptoendolithic communities: a natural benchmark for searching life on the Red Planet
Supervisore: Laura Selbmann
Spatio-temporal monitoring of Western Mediterranean biodiversity using environmental DNA metabarcoding
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Adriana Bellati
Innovative systems for environmental monitoring using animals
Supervisore: Claudio Carere
Development of low-cost technologies applied to the study of marine ecosystems
Supervisore: Marco Marcelli
Study of coralligenous biocenosis in the coastal marine area of Civitavecchia
Supervisore: Marco Marcelli
Innovative methods in the study and monitoring of pollinating insect biodiversity
Supervisore: Daniele Canestrelli
Oceanographic characterizations of the Latium coastal area with innovative and autonomous methods
Supervisore: Marco Marcelli
Strategies for assessing the impact of multiple benefits from NbS and balancing their trade-offs
Supervisore: Chiara Baldacchini
Towards the “No Net Land Take by 2050” Goal: Legal Tools to Contain Land Take
Supervisore: Mario Savino
Analysis of the effects of climate change on terrestrial microbial communities in alpine environments
Supervisore/i: Laura Zucconi – Fabiana Canini
The impact of the installation of the photovoltaic system on the quality of the soil and on the biodiversity of the site
Supervisore: Chiara Baldacchini – Elena Montironi
Genomic meta-analyses in specific eukaryotic organisms cometa-analyses in specific eukaryotic organisms with co2n removal capacity
Supervisore/i: Tiziana Castrignanò – Claudia Cafaro
Empirical study and development of a host-parasite predictive model for monitoring a coastal marine ecosystem
Supervisore/i: Marialetizia Palomba – Giovanni Poleverino
Alternative solutions for the environmentally sustainable production of protein for food production
Supervisore/i: Claudio Carere – Silvia Proietti
Effectiveness of protected areas: a landscape genomics approach
Supervisore/i: Roberta Bisconti – Daniele Canestrelli
Methodologies and proposed Guidelines for the census of anthropogenic and natural cavities with a view to Sinkhole risk prevention in the Territory of the Lazio Region
Supervisore: Sergio Madonna
Interaction between phenotypic plasticity and hybridization in determining the success of invasive species
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Roberta Bisconti
Evaluating the effectiveness of Italian terrestrial PAs for freshwater macrobenthic biodiversity – an integrated approach
Supervisore/i: Adriana Bellati – Daniele Canestrelli
MADONIA NICOLA
Analisi di dispersione di grandezze conservative e non conservative in ambiente marino costiero
Supervisore: Marco Marcelli
Interaction between mining activities and groundwater
Supervisore: Vincenzo Piscopo
Study of naturalness indicators in the forest ecosystems of the Sila National Park – “MaB-Sila” Biosphere Reserve
Supervisore: Gianluca Piovesan
New Approaches and Methodologies (NAMs) for Reducing Animal Use in Genotoxicity Testing: Case Studies on Emerging Risks
Supervisore/i: Francesca Marcon – Roberta Meschini
ACO Alburqueque Percy R
Food-web transmitted endoparasites and their hosts: an integrative approach to investigate the biodiversity of the marine ecosystem from
Supervisore/i: Simonetta Mattiucci – Mario Santoro – Marialetizia Palomba
BELLI Beatrice
Spatial and temporal analysis of the genetic diversity of the species of Contracaecum osculatum s.l. complex (Nematodae Anisakidae)
Supervisore/i: Simonetta Mattiucci – Paolo Cipriani
Analysis of fungal communities associated with marine organisms: study and conservation of biodiversity
Supervisore/i: Marcella Pasqualetti – Massimiliano Fenice – Susanna Gorrasi
Green applications of singlet oxygen for the synthesis of bioactive compounds from natural scaffolds
Supervisore/i: Raffaele Saladino – Lorenzo Botta
Behaviour and welfare in marine invertebrates: the case of nudibranchs
Supervisore: Claudio Carere
Bionanomaterials as green tools in translational oncology
Supervisore: Raffaele Saladino
LATTANZI Azzurra
How much and how long will seagrass support Mediterranean fisheries?
Supervisore: Roberta Cimmaruta
Summit crosses between the Alps and Apennines: from cataloguing to the search for microplastics at high altitude
Supervisore/i: Claudio Carere – Mauro Varotto – Marina Baldi
Ecological approach to evaluate effects of antibiotic residues alone or in mixture on microbial communities in organic amended soils
Supervisore: Anna Barra Caracciolo
Development of innovative methods for the assessment of environmental biological damage by using parthenogenetic organisms
Supervisore/i: Adriana Bellati; Giovanni Polverino
Macro and micro scale factors influencing presence and distribution of forest orchids in the Foreste Casentinesi, Monte Falterona and Campigna National Park
Supervisore: Bartolomeo Schirone
Development of innovative remote sensing techniques and tools for mapping marine bioindicators and their potential responses to specific anthropogenic pollutants
Supervisore/i: Marco Marcelli – Alice Madonia
Vita nello Spazio – Resistenza del fungo Cryomyces antarcticus melanizzato e non melanizzato dopo esposizione a condizioni marziane simulate
Supervisore: Silvano Onofri
DELLE MONACHE Daniele
Caratterizzazione ed evoluzione del gradiente di biodiversità del Parco
Nazionale dell’Aspromonte in risposta ai cambiamenti climatici
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Luigi Maiorano (Sapienza Università di Roma)
DI PASQUALE Antonio
Monitoraggio per la pianificazione ecologica e la gestione forestale sostenibile mediante Sistema Informativo Territoriale nella Valle del Salto nell’ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), Area Interna 2 – Monti Reatini”. (Fondi Aggiuntivi PON)
Supervisore: Bartolomeo Schirone
Effetti degli xenobiotici sulle comunità microbiche naturali del suolo
Supervisore: Anna Barra Caracciolo
Plasticità fenotipica, complessità ambientale e stock-enhancement nell’astice europeo, Homarus gammarus
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Giacomo Grignani
Sviluppo di strumenti bioinformatici robusti per l’analisi dei dati RNA-seq in organismi non modello e loro possibile integrazione con dati omici
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Tiziana Castrignanò
PANZUTO Raffaele
Implementazione di tecnologie di allevamento di specie marine destinate a ripopolamento partendo dall’esperienza sviluppata con Hippocampus hippocampus (Linneo, 1758)
Supervisore/i: Claudia Gili – Luigi Musco
Nuovi modelli selvicolturali per la diminuzione del rischio di dissesto idrogeologico. Il Bosco ceduo
Supervisor: Bartolomeo Schirone
SCIOTTI Agnese
Analisi ecologica e monitoraggio di aree naturali, seminaturali e agricole con il supporto di tecniche di Remote Sensing
Supervisore: Gianluca Piovesan
I licheni antartici quali nicchie evolutive per la diversificazione di microrganismi
Supervisore/i: Laura Selbmann – Claudia Coleine
Applicazione di bionanotecnologie basate su biopolimeri per la progettazione e la preparazione di materiali funzionali rinnovabili e sostenibili
Supervisore/i: Raffele Saladino – Eliana Capecchi
Biofirme e nicchie abitabili, esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale per la ricerca di biofirme in microfossili – esperimenti di simulazione a terra
Supervisore/i: Silvano Onofri – Claudia Pacelli
Studio della diversità microbica per valutare l’impatto antropico per la gestione e conservazione degli ambienti ipogei
Supervisore/i: Laura Selbmann – Claudia Coleine
Applicazione di HPLC accoppiata con Tandem Mass Spectometry e altri rilevatori nel processo di Environmental Health Risk Assessment per microinquinanti organici persistenti (POPs) tradizionali ed emergenti
Supervisore: Matteo Vitali
Sviluppo di procedure di Chimica verde per la sintesi di sostanze bioattive e per l’identificazione di nuovi modelli prebiotici
Supervisore/i: Raffaele Saladino – Lorenzo Botta
Ibridazione, plasticità fenotipica e processi di diversificazione biologica
Supervisore/i: Daniele Canestrelli – Daniele Porretta
Approcci catalitici eterogenei ed ecosostenibili nella chimica delle sostanze naturali e nella chimica prebiotica
Supervisore/i: Raffaele Saladino – Bruno Mattia Bizzarri
Palinologia, ecologia storica e dendroecologia per la ricostruzione delle trasformazioni del paesaggio e delle relazioni con attività antropiche e contesto climatico in Italia meridionale negli ultimi due millenni
Supervisore/i: Gianluca Piovesan – Scott A. Mensing – Alessia Masi – Laura Sadori
ALLEGRINI Agnese
Multipurpose tree species
Supervisore: Bartolomeo Schirone
Progetto “Vita nello Spazio”: Analisi della sopravvivenza di colonie fungine cresciute su terreni di coltura contenenti perclorati dopo esposizione a condizioni Marziane simulate
Supervisore: Silvano Onofri
Studio dell’ambiente acustico sottomarino
Supervisore: Andrea de Lucia – Francesco Filiciotto
Ruolo della proteina telomerica TRF2 nell’invecchiamento e nel cancro
Supervisore/i: Annamaria Biroccio – Carlo Leonetti – Carla Caruso
Integrazione fenotipica, cambiamenti ambientali e conservazione delle specie minacciate: il caso dell’Ululone
Supervisore: Daniele Canestrelli
The phenotypic legacy of a range expansion
Supervisore: Daniele Canestrelli
Double approach for the sustainable synthesis of bioactive compound starting from natural scaffold
Supervisore: Raffaele Saladino