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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE TECNICA, SCIENTIFICA E GIURIDICA - -- -
INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Primo Semestre8INF/01ita

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.

(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.

(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

FRANCESCO GIOVANNI ALBISINNI

Primo Semestre8IUS/10ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a consentire allo studente di acquisire competenze e conoscenze in materia di diritto del patrimonio culturale, così da poter successivamente operare sia all'interno delle aziende private del settore, che nell'ambito delle istituzioni pubbliche.
In particolare l'obiettivo è che lo studente possa acquisire:
- conoscenze e capacità di comprensione diretta della normativa applicabile al settore, attraverso la diretta lettura e commento delle norme applicabili;
- capacità di utilizzare le conoscenze così acquisite nell'ambito delle proprie future esperienze di lavoro, anche attraverso l'esame di casi pratici;
- capacità di trarre conclusioni rispetto a casi nuovi che possano presentarsi alla sua esperienza, attraverso la costruzione di modelli e casistiche;
- abilità comunicative, che comprendono la capacità di trasmettere agli interlocutori, prima nell'ambito dello studio ed in prosieguo nelle esperienze professionali, le conoscenze così acquisite quanto alla disciplina normativa del patrimonio culturale ed alle regole in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
- capacità di apprendere anche per il futuro. Il Corso mira a far acquisire allo studente una conoscenza adeguata della disciplina oggi vigente, ma anche la capacità di conoscere direttamente le eventuali modifiche che questa disciplina avrà in futuro.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte I. Nozioni introduttive - 14 h
I.1. L’ordinamento ed il diritto. - I.2. Le fonti del diritto ed i meccanismi di interpretazione. - I.3. L’organizzazione amministrativa. - I.4. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale e comunitario. - I.5. Il procedimento e i procedimenti; gli strumenti negoziali.

Parte II. Il patrimonio culturale - 30 h
II.1. I principi costituzionali del patrimonio culturale. II.2. I beni culturali: la nozione e i caratteri - II.3. La natura giuridica dei beni culturali e le tipologie dei beni. - II.4. Le funzioni amministrative: la tutela. - II.5. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.6. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.7. L’organizzazione amministrativa dei beni culturali. Amministrazioni centrali. - II.8. L’organizzazione amministrativa. Amministrazioni decentrate. - II.9. I beni paesaggistici. Nozione. – II.10. I beni paesaggistici. Pianificazione e vincoli.

Parte III. La dimensione globale - 4 h
III.1. La globalizzazione giuridica dei beni culturali. – III.2. I siti Unesco.

Modalità Esame

Obiettivo della prova orale è che lo studente dimostri di conoscere gli istituti fondamentali della legislazione dei beni culturali.
Le domande proposte saranno intese a verificare la conoscenza delle regole di base che governano l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ivi inclusi i beni paesaggistici, e l’organizzazione amministrativa di settore, collegando i diversi istituti esaminati nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testo didattico:

- C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, II ed., Il Mulino, Bologna, 2020, Premessa e Capp. I-II-III-IV-V

Letture facoltative:

- S. Cassese, S. Battini, C. Franchini, R. Perez, G. Vesperini, Manuale di diritto pubblico, V ed., Giuffrè, Milano, 2014, Capp. 1-2-3-4-24-31

- L. Casini, La globalizzazione giuridica dei beni culturali, in Aedon 3/2012 www.aedon.mulino.it

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti sono incoraggiati a frequentare lezioni e seminari.

Bibliografia

ALIBRANDI T., FERRI P., II diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico, Roma, Nuova Italia Scientifica; BARBATI C., CAMMELLI M., CASINI L., PIPERATA G., SCIULLO G. (a cura di), Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2017; BARBATI C., Il «nuovo» Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in Gior. dir. amm., 2015, 206 ss; BARBATI C., L’impresa museale: la prospettiva giuridica, in Aedon, 1/2010; BARBATI C., Le esternalizzazioni nel settore della cultura e dell’arte, entrambi in Atti del XVI convegno associazione amministrativisti italo-spagnoli, Genova 25/27 maggio 2006; CAMMELLI M., Decentramento ed outsourcing nel settore della cultura: il doppio impasse, in Dir. amm., 1/2002, 261 ss.; CAMMELLI M., Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa, in Aedon, 1/2018; CAMMELLI M. (a cura di), Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007; CASINI L., Beni culturali (dir. amm.), in Dizionario di diritto pubblico, Giuffrè, 2006, 679 ss. CASINI L., Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016; CASINI L., Il ‘nuovo’ statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon, 3/2014; CASINI L., La valorizzazione dei beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 651 ss.; CASSESE S., I beni culturali: dalla tutela alla valorizzazione, in Gior. dir. amm., 1998, 673 ss.; GIANNINI M.S., I beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl. 1976, 3 SS; MERUSI F., Articolo 9, in Commentario alla Costituzione. Principi fondamentali (a cura di C. Branca), Bologna, 1975, 434 ss.; PIPERATA G., La nuova disciplina dei servizi aggiuntivi nei musei statali, in Aedon 2/2008; PIPERATA G., Natura e funzione dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura (nota a margine dell’ordinanza 27 maggio 2009, n. 12252 della Suprema Corte), in Aedon, 1/2010; SCIULLO G., Valorizzazione, gestione e fondazioni nel settore dei beni culturali: una svolta dopo il d.lgs. 156/2006?, in Aedon, 2/2006; VAIANO D., La valorizzazione dei beni culturali, Torino, Giappichelli, 2011.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte I. Nozioni introduttive - 14 h
I.1. L’ordinamento ed il diritto. - I.2. Le fonti del diritto ed i meccanismi di interpretazione. - I.3. L’organizzazione amministrativa. - I.4. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale e comunitario. - I.5. Il procedimento e i procedimenti; gli strumenti negoziali.

Parte II. Il patrimonio culturale - 30 h
II.1. I principi costituzionali del patrimonio culturale. II.2. I beni culturali: la nozione e i caratteri - II.3. La natura giuridica dei beni culturali e le tipologie dei beni. - II.4. Le funzioni amministrative: la tutela. - II.5. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.6. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.7. L’organizzazione amministrativa dei beni culturali. Amministrazioni centrali. - II.8. L’organizzazione amministrativa. Amministrazioni decentrate. - II.9. I beni paesaggistici. Nozione. – II.10. I beni paesaggistici. Pianificazione e vincoli.

Parte III. La dimensione globale - 4 h
III.1. La globalizzazione giuridica dei beni culturali. – III.2. I siti Unesco.

Modalità Esame

Obiettivo della prova orale è che lo studente dimostri di conoscere gli istituti fondamentali della legislazione dei beni culturali.
Le domande proposte saranno intese a verificare la conoscenza delle regole di base che governano l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ivi inclusi i beni paesaggistici, e l’organizzazione amministrativa di settore, collegando i diversi istituti esaminati nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testo didattico:

- C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, II ed., Il Mulino, Bologna, 2020, Premessa e Capp. I-II-III-IV-V

Letture facoltative:

- S. Cassese, S. Battini, C. Franchini, R. Perez, G. Vesperini, Manuale di diritto pubblico, V ed., Giuffrè, Milano, 2014, Capp. 1-2-3-4-24-31

- L. Casini, La globalizzazione giuridica dei beni culturali, in Aedon 3/2012 www.aedon.mulino.it

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti sono incoraggiati a frequentare lezioni e seminari.

Bibliografia

ALIBRANDI T., FERRI P., II diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico, Roma, Nuova Italia Scientifica; BARBATI C., CAMMELLI M., CASINI L., PIPERATA G., SCIULLO G. (a cura di), Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2017; BARBATI C., Il «nuovo» Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in Gior. dir. amm., 2015, 206 ss; BARBATI C., L’impresa museale: la prospettiva giuridica, in Aedon, 1/2010; BARBATI C., Le esternalizzazioni nel settore della cultura e dell’arte, entrambi in Atti del XVI convegno associazione amministrativisti italo-spagnoli, Genova 25/27 maggio 2006; CAMMELLI M., Decentramento ed outsourcing nel settore della cultura: il doppio impasse, in Dir. amm., 1/2002, 261 ss.; CAMMELLI M., Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa, in Aedon, 1/2018; CAMMELLI M. (a cura di), Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007; CASINI L., Beni culturali (dir. amm.), in Dizionario di diritto pubblico, Giuffrè, 2006, 679 ss. CASINI L., Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016; CASINI L., Il ‘nuovo’ statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon, 3/2014; CASINI L., La valorizzazione dei beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 651 ss.; CASSESE S., I beni culturali: dalla tutela alla valorizzazione, in Gior. dir. amm., 1998, 673 ss.; GIANNINI M.S., I beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl. 1976, 3 SS; MERUSI F., Articolo 9, in Commentario alla Costituzione. Principi fondamentali (a cura di C. Branca), Bologna, 1975, 434 ss.; PIPERATA G., La nuova disciplina dei servizi aggiuntivi nei musei statali, in Aedon 2/2008; PIPERATA G., Natura e funzione dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura (nota a margine dell’ordinanza 27 maggio 2009, n. 12252 della Suprema Corte), in Aedon, 1/2010; SCIULLO G., Valorizzazione, gestione e fondazioni nel settore dei beni culturali: una svolta dopo il d.lgs. 156/2006?, in Aedon, 2/2006; VAIANO D., La valorizzazione dei beni culturali, Torino, Giappichelli, 2011.

GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI - -- -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE IN EUROPA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

MARIA RAFFAELLA MENNA

Primo Semestre8L-ART/01ita

Obiettivi formativi

Conoscere le opere discusse a lezione e sviluppare la comprendere di testi anche complessi.
Avere la capacità di analisi e comprensione di opere non presentate a lezione, ma riconducibili al periodo preso in esame e alle tendenze artistiche oggetto di studio.

Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al dibattito degli studi e al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso

Cimabue e il cantiere di Assisi.

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà lo sviluppo della pittura nella tra Due e Trecento nella Tuscia e nell'Italia Centrale, la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.

Modalità Esame

La valutazione si svolgerà tramite una prova orale e si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177.
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà diviso in due parti: nella prima il docente traccerà il quadro generale, la seconda avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.
La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata soprattutto ai sopralluoghi.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini 2005

Scheda Docente

Programma del corso

Cimabue e il cantiere di Assisi.

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà lo sviluppo della pittura nella tra Due e Trecento nella Tuscia e nell'Italia Centrale, la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.

Modalità Esame

La valutazione si svolgerà tramite una prova orale e si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177.
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà diviso in due parti: nella prima il docente traccerà il quadro generale, la seconda avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.
La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata soprattutto ai sopralluoghi.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini 2005

18030 - TIROCINI

Primo Semestre 10ITA
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
LETTERATURA GRECA

MADDALENA VALLOZZA

Primo Semestre8L-FIL-LET/02ita

Obiettivi formativi

conoscenza di autori, temi e problemi della Letteratura greca
- capacità di una lettura critica dei testi, in greco per gli studenti che intendano conseguire nel SSD di L-FIL-LET/02 i 24 CFU necessari per accedere alla classe di insegnamento A 13, in traduzione italiana con elementi di lessico greco per gli studenti che seguono altri percorsi
- acquisizione dei principali strumenti critici
- sviluppo di mature capacità di analisi e ricerca autonoma.

Scheda Docente

Programma del corso


Corso monografico

Il mito, il viaggio, il ritorno. Letture dall'Odissea.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Odissea, in particolare sui personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni, nel corso del viaggio di Odisseo o nei momenti cruciali del suo ritorno.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica. Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testi

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Odissea con testo greco a fronte, ad es. a cura di G.A. Privitera, Mondadori, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti e contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso


Corso monografico

Il mito, il viaggio, il ritorno. Letture dall'Odissea.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Odissea, in particolare sui personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni, nel corso del viaggio di Odisseo o nei momenti cruciali del suo ritorno.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica. Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testi

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Odissea con testo greco a fronte, ad es. a cura di G.A. Privitera, Mondadori, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti e contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

GRUPPO OPZIONALE STORIA ANTICA E MEDIEVALE - -- -
STORIA GRECA

GIANFRANCO MOSCONI

Primo Semestre8L-ANT/02ita

Obiettivi formativi

Obiettivo formativo del corso è il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Costituisce inoltre un elemento positivo la capacità di 1) stabilire collegamenti tra fenomeni diversi e distanti nel tempo (in particolare rispetto a problematiche vivissime nel dibattito moderno e contemporaneo); 2) ricondurre le conoscenze acquisite a una dimensione multidisciplinare (grazie alla interazione con gli insegnamenti delle altre aree disciplinari). In particolare, in accordo con gli 'indicatori di Dublino', sono importanti i seguenti elementi: accanto alla conoscenza delle informazioni necessarie, la capacità di cogliere e mettere a fuoco i problemi discussi, e di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende illustrare l’evoluzione del rapporto del mondo greco con l’elemento marino, dall’età definibile come ‘omerica’ (VIII sec.) fino alla nascita e sviluppo della talassocrazia ateniese del V secolo a.C., in particolare dal punto di vista della ‘storia della mentalità’ e dell’immaginario, e con particolare attenzione alle riflessioni di carattere teorici generale che sorgono appunto in relazione all’esperienza delle guerre persiane prima e della talassocrazia ateniese poi.
Alcune lezioni avranno carattere seminariale: in esse specifici argomenti o testi antichi saranno illustrati dagli studenti dopo adeguata preparazione, sotto la guida del docente. La realizzazione di un elaborato e la sua esposizione in un seminario costituiranno parte integrante del corso.
Per studenti non provenienti dal curriculum classico non si richiederà la traduzione dei testi dal greco, ma comunque è richiesta la capacità di saper far riferimento agli specifici termini usati nei testi originali e di saperne cogliere l’effettivo valore.

Modalità Esame

L'esame sarà in forma orale. La valutazione potrà essere integrata dallo svolgimento di attività seminariali. La valutazione mira a verificare il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Costituisce inoltre un elemento positivo la capacità di 1) stabilire collegamenti tra fenomeni diversi e distanti nel tempo; 2) ricondurre le conoscenze acquisite in ambito storico e geografico a una dimensione multidisciplinare (grazie alla interazione con gli insegnamenti delle altre aree disciplinari)
In particolare, in accordo con gli ‘Indicatori di Dublino', il livello di preparazione del discente è valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi):
CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo)
MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo)
ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo)
SPIEGAZIONE (la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo)


Testi adottati

Testi d’esame:
1) Antologia dei passi da altre fonti via via illustrati nel corso delle lezioni + dispense del docente (saranno raccolti alla fine del semestre e resi disponibili in PDF)
2) Gianfranco Mosconi, «Grande cosa è il dominio del mare»: una frase di Pericle e l’esperienza rivelatrice delle guerre persiane in Anna Maria Rotella, Michele Antonio Romano (a c. di), Il mare e le sue genti (Atti Primo Festival dell’Archeologia e del Turismo, Vibo Valentia, 17-19 maggio 2019), Vibo Valentia 2021 (ISBN 978-88-946184-0-2), pp. 45-65.
3) Pietro Janni, Il mare degli Antichi, Bari 1996, pp. 77-168.
4) Giovanni Casertano, Platone e il mare, in «Archai» 29, 2020, pp. 1-30 (pubblicazione telematica)
5) Arnaldo Momigliano, Sea-Power in Greek Thought, in «Classical Review» 58, 1944, pp. 1-7.

N.B. Tutti questi testi saranno forniti dal docente.

Per i non-frequentanti: le integrazioni al programma saranno concordate direttamente con il docente.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e lezioni dialogate.
La frequenza, pur facoltativa sul piano formale, è comunque necessaria, dato il carattere del corso monografico.
Una parte delle lezioni sarà dedicata ad attività seminariale: la presentazione di un elaborato su un tema concordato costituirà elemento positivo nella valutazione finale.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento

-N. Corvisier, Les Grecs et la mer, Les Belles Lettres, Paris 2008.
-M.C. Beaulieu, The Sea in the Greek Imagination, University of Pennsylvania Press, Philadelphia (PA) 2016.
-Anna Maria Rotella, Michele Antonio Romano (a c. di), Il mare e le sue genti (Atti Primo Festival dell’Archeologia e del Turismo, Vibo Valentia, 17-19 maggio 2019), Vibo Valentia 2021.
-D. Puliga, I Greci, i Romani e…il mare Carocci, Roma 2023.
-G. Mosconi, Il porto perfetto dei Greci: dall’Odissea all’Atlantide di Platone all’Utopia di More (passando per il Pireo e la Siracusa di Dionisio I), in «Hesperìa. Studi sulla grecità d’Occidente» 43, n.s. 5, 2023, pp. 41-69.
A. Angelini, Il mare degli antichi e i suoi pericoli. Tra gorghi, stretti e rupi cozzanti, «Byblos» s. III, 2, 2016, pp. 79-94

STORIA ROMANA

ALESSIA TERRINONI

Primo Semestre8L-ANT/03ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza dei dati storici, delle metodologie e dei documenti proposti; acquisizione di un lessico scientifico di base.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper leggere e discutere una fonte storica inserendola all'interno del proprio contesto; saper utilizzare gli strumenti bibliografici fondamentali per lo studio della storia romana.
3) Autonomia di giudizio: saper individuare i nessi causali e interpretare critica di un fenomeno storico; consapevolezza della complessità e della "relatività" dei fenomeni storici.
4) Abilità comunicative: saper esporre le proprie conoscenze in modo corretto, ordinato e consequenziale.
5) Capacità di apprendere: saper utilizzare le conoscenze e le capacità acquisite e il linguaggio specifico appreso in vista di una continuazione del proprio percorso di apprendimento o dello svolgimento di attività professionali non specialistiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale: essa sarà dedicata allo studio del senato, una istituzione che fu sempre presente a Roma, dalla monarchia al tardoantico, la cui evoluzione procede parallelamente ai tanti rivolgimenti della res publica Romana.

A) PARTE GENERALE
Periodizzazione; Le fonti per la storia romana; Il calendario romano; La nascita di Roma; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; le istituzioni repubblicane e il cursus honorum magistratuale; l’evoluzione della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO
Il senato di Roma, tra mutamenti e continuità

Il senato di Roma, più di altre istituzioni della Res Publica è l’elemento di continuità che dalla monarchia fino al Tardoantico contraddistinse la storia di Roma. Da questa particolare assemblea, composta solo da magistrati ed ex magistrati e in cui lo storico greco Polibio riconosceva un marcato elemento aristocratico, passarono tutti i temi di discussione che furono di rilievo per la vita della Res Publica e questo sia nelle fasi in cui il parere del senato diresse effettivamente l’azione politica dei magistrati e l’intera vita civile della civitas, sia quando esso si limitò a cooperare con gli imperatori alla ricerca di una mediazione, sia quando esso fu costretto a rimanere spettatore delle decisioni altrui.
Studiare il senato vuol dire dunque affacciarsi a un osservatorio privilegiato per seguire l’intero corso della storia di Roma.
La parte monografica di questo corso si dedicherà pertanto a delineare le caratteristiche di questa assemblea, la sua composizione, i luoghi in cui essa andava a riunirsi, il suo calendario, la sua azione e i suoi limiti, per poi dedicarsi all’esame di una antologia di delibere senatorie, tramandate o per via epigrafica o per via manoscritta, approfondendo sia le forme del senatus consultum, sia i contenuti e dunque i problemi storico-istituzionali-giuridici che essi andavano a dirimere.

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:

M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979;
H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978;
R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.

Modalità Esame

L'esame orale prevede la verifica delle conoscenze dello studiente sul programma concordato, oltre alla verifica delle competenze necessarie nelle discipline storiche.

Testi adottati

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Modalità di svolgimento

L'insegnamento è importanto in aula frontalmente. In caso di difficoltà per i frequentanti o per il docenti si prevede di svolgere la didattica a distanza

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata ma non obbligatoria

Bibliografia

Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000
M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale: essa sarà dedicata allo studio del senato, una istituzione che fu sempre presente a Roma, dalla monarchia al tardoantico, la cui evoluzione procede parallelamente ai tanti rivolgimenti della res publica Romana.

A) PARTE GENERALE
Periodizzazione; Le fonti per la storia romana; Il calendario romano; La nascita di Roma; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; le istituzioni repubblicane e il cursus honorum magistratuale; l’evoluzione della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO
Il senato di Roma, tra mutamenti e continuità

Il senato di Roma, più di altre istituzioni della Res Publica è l’elemento di continuità che dalla monarchia fino al Tardoantico contraddistinse la storia di Roma. Da questa particolare assemblea, composta solo da magistrati ed ex magistrati e in cui lo storico greco Polibio riconosceva un marcato elemento aristocratico, passarono tutti i temi di discussione che furono di rilievo per la vita della Res Publica e questo sia nelle fasi in cui il parere del senato diresse effettivamente l’azione politica dei magistrati e l’intera vita civile della civitas, sia quando esso si limitò a cooperare con gli imperatori alla ricerca di una mediazione, sia quando esso fu costretto a rimanere spettatore delle decisioni altrui.
Studiare il senato vuol dire dunque affacciarsi a un osservatorio privilegiato per seguire l’intero corso della storia di Roma.
La parte monografica di questo corso si dedicherà pertanto a delineare le caratteristiche di questa assemblea, la sua composizione, i luoghi in cui essa andava a riunirsi, il suo calendario, la sua azione e i suoi limiti, per poi dedicarsi all’esame di una antologia di delibere senatorie, tramandate o per via epigrafica o per via manoscritta, approfondendo sia le forme del senatus consultum, sia i contenuti e dunque i problemi storico-istituzionali-giuridici che essi andavano a dirimere.

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:

M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979;
H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978;
R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.

Modalità Esame

L'esame orale prevede la verifica delle conoscenze dello studiente sul programma concordato, oltre alla verifica delle competenze necessarie nelle discipline storiche.

Testi adottati

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Modalità di svolgimento

L'insegnamento è importanto in aula frontalmente. In caso di difficoltà per i frequentanti o per il docenti si prevede di svolgere la didattica a distanza

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata ma non obbligatoria

Bibliografia

Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000
M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STORIA DELLE CITTà E DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI

ALEXA BIANCHINI

Primo Semestre8M-STO/01ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici per l’analisi e l’interpretazione critica dei fenomeni insediativi e urbani nel Medioevo. Nel corso delle lezioni verranno esaminati i processi di sviluppo e trasformazione delle città medievali e del loro tessuto istituzionale, con particolare attenzione ai fattori politici, economici, sociali e religiosi che ne hanno
determinato l’evoluzione. Sarà dato ampio spazio all’analisi della documentazione storica (cronache, diplomi, documentazione di natura economica) e ai processi di formazione e
sviluppo delle realtà comunali italiane.
Al termine del corso, lo studente:
- Avrà maturato una solida conoscenza degli argomenti trattati, attraverso lo studio e la comprensione di testi specialistici e l’analisi di materiali documentari pertinenti.
- Sarà in grado di collocare correttamente i diversi modelli insediativi medievali nel loro quadro storico e geografico, riconoscendo le specificità dei singoli contesti e i fattori
che ne hanno determinato l’evoluzione.
- Potrà interpretare in maniera critica le dinamiche urbane e territoriali medievali, confrontando differenti approcci storiografici e individuando le connessioni tra gliaspetti economici, politici, istituzionali e culturali che hanno influenzato lo sviluppo degli insediamenti, in particolar modo nell’età comunale italiana.
- Sarà in grado di esporre in modo chiaro e strutturato i temi affrontati nel corso, utilizzando un linguaggio appropriato e argomentando le proprie riflessioni con coerenza e rigore metodologico.
- Avrà acquisito gli strumenti necessari per sviluppare in autonomia ricerchenell’ambito della storia degli insediamenti medievali, attraverso l’uso critico delle fonti e l’applicazione di metodologie di indagine storica.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI - -- -
ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA

MARINA MICOZZI

Primo Semestre8L-ANT/06ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici avanzati per la conoscenza e la gestione critica dell’articolato complesso di dati relativi ai rapporti tra gli Etruschi e gli altri popoli della penisola italica e del Mediterraneo.

Alla fine del percorso lo studente:
1) avrà acquisito una solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) sarà in grado di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) potrà valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) saprà organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) avrà acquisito le abilità di apprendimento necessarie a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

La ceramica degli Etruschi. Aspetti tipologici, stilistici e funzionali, dalla prima età del ferro al periodo arcaico.
Il corso prenderà in considerazione le principali produzioni ceramiche etrusche dall’età del Ferro al periodo arcaico, analizzandone repertorio morfologico, apparato decorativo e contesti di provenienza come indicatori di stili di vita e usi alimentari, interazioni culturali, contatti commerciali, strutture sociali ed ideologiche.
Un approfondimento seminariale riguarderà la composizione dei corredi della necropoli di Monte Abatone e i metodi di indagine archeometrica applicati allo studio della ceramica

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale in cui lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.

La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso, mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) Capacità di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) Capacità di valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) Capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) Padronanza degli strumenti metodologici necessari a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Valutazione dell'esame:
- Eccellente (30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente avrà acquisito in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti
- Buono (da 24 a 26): lo studente avrà raggiunto i primi tre obiettivi previsti e saprà esprimersi in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23)
- Appena sufficiente (da 18 a 20)
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.


Testi adottati


M. Martelli (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara (De Agostini) 1987
M.Martelli, La ceramica greca in Etruria: problemi e prospettive di ricerca, in Atti del Secondo Congresso Internazionale Etrusco, (Firenze, 26 maggio-2 giugno 1985), Roma 1989, pp. 781-811.
G. Bartoloni et. Al., Viticoltura e consumo del vino in Etruria : la cultura materiale tra la fine dell'età del Ferro e l'Orientalizzante Antico, in Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio,
Firenze (All'Insegna del Giglio), 2012.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (24/30 ore), sono previste conferenze, attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti (14/18 ore) e visite didattiche a musei e siti archeologici (6/10 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma alternativo con la docente.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dalla docente

ECOLOGIA PREISTORICA

GIAN MARIA DI NOCERA

Primo Semestre8L-ANT/01ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze storiche e materiali lasciate dall'uomo dall’insorgenza delle prime società agricole alla prima comparsa dell’uso dei metalli, oltre ad avere consapevolezza delle fonti documentarie archeologiche e del metodo storico. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri ed articoli scientifici aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto attraverso la trattazione di specifici temi in forma seminariale.

Risultati di apprendimento attesi
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze archeologiche lasciate dall'uomo dall’insorgenza delle prime comunità agricole fino all’inizio dell’uso del metallo in Italia e nel Vicino Oriente. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte nel campo dell’archeologia preistorica.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale verso i fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi per tutto il corso della preistoria. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia preistorica, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione critica.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Ambiente ed economia nelle prime società agricole in Italia e nel Vicino Oriente
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico e di caratterizzazione delle facies del neolitico italiano e vicino orientale. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si introdurrà il tema sull’ambiente tra la fine del Pleistocene e l’inizio dell’Olocene. Il corso inizierà con alcuni cenni sulle ultime società di cacciatori-raccoglitori del mesolitico ed Epipaleolitico in Italia e nel Vicino Oriente. Le lezioni proseguiranno proponendo una disamina delle culture neolitiche. Particolare attenzione verrà rivolta alle origini di queste prime comunità, l’obiettivo del corso è, infatti, quello di comprendere il processo di formazione delle prime società agricole in relazione agli aspetti ecologici ed economici. La seconda parte è dedicata a seminari di approfondimento su temi specifici, in cui gli studenti sono coinvolti direttamente attraverso relazioni individuale e discussioni collettive.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

-ITALIA
Pessina Andrea, Tinè Vincenzo 2008 - Archeologia del Neolitico. L'Italia tra sesto e quarto millennio, Carocci editore (ristampa 2021)

Grifoni Cremonesi Renata 2002 – I culti e i rituali funerari, in Le ceramiche impresse nel Neolitico antico. Italia e Mediterraneo, no. 1, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: 209-219.

Radina Francesca, Sarti Lucia 2002 – Le strutture di abitato, in Le ceramiche impresse nel Neolitico antico. Italia e Mediterraneo, no. 1, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: 183-207.

VICINO ORIENTE
Cauvin Jacques 2010 - Nascita delle divinità, nascita dell'agricoltura. La rivoluzione dei simboli nel Neolitico, Jaca Book.

George Willcox 2012 - The Beginnings of Cereal Cultivation and Domestication in Southwest Asia, in A Companion to the Archaeology of the Ancient Near East, D.T. Potts (ed.), Blackwell Publishing, 163-180.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico. Le lezioni sono svolte sia in presenza che a distanza in forma sincrona.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
STORIA DELL'ARTE BIZANTINA

MARIA CROCIFISSA ANDALORO

Primo Semestre8L-ART/01ita

Obiettivi formativi

Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico fenomeni dell’arte bizantina alla luce del dibattito degli studi. 
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti. Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato. Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo.

ARCHEOLOGIA PREVENTIVA

GIANCARLO PASTURA

Primo Semestre8L-ANT/10ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire strumenti
avanzati per la conoscenza dei metodi e delle tecniche della ricerca nell'ambito dell'archeologia preventiva
e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi
professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma in
modo autonomo nell’ambito archeologico.
In accordance with the educational objectives of the course of study, the course aims to provide advanced
tools for the knowledge of research methods and techniques in the field of archaeology and to acquire the
skills necessary to undertake any subsequent studies or professional paths.
The expected outcomes are:
1- knowledge and comprehension skills that reinforce those acquired in the first cycle and enable them to
develop or apply original ideas, including in a research context;
2- problem-solving skills to new issues embedded in broader (or interdisciplinary) contexts related to the
field of study;
3- ability to integrate knowledge and manage complexity, as well as to make judgments based on limited or
incomplete information;
4- ability to communicate clearly to specialist and non-specialist interlocutors;
5- learning skills that will enable them to continue to conduct independent research in the field of
archaeology.

2- Sistemi informativi
Obiettivi formativi
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;

2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.

In accordance with the educational objectives of the course of study, the course aims to provide the tools for
knowledge of information systems, with particular regard to applications to cultural heritage, and to
acquire the skills necessary to undertake any subsequent studies or professional paths.
The expected outcomes are:
1- knowledge and understanding skills that reinforce those acquired in the first cycle and allow for the
development and/or application of original ideas, including in a research context;
2- problem-solving skills to new issues embedded in broader (or interdisciplinary) contexts related to the
field of study;
3- ability to integrate knowledge and manage complexity, as well as to make judgments based on limited or
incomplete information;
4- ability to communicate clearly to specialist and non-specialist interlocutors;
5- ability to learn skills that will enable continued independent research in the field of information systems.

METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Primo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi


- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Primo Semestre8L-FIL-LET/04ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi:

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: Le Metamorfosi di Ovidio

Programma: Il corso è incentrato sulle Metamorfosi di Ovidio, poema che rappresenta un’originale trasformazione della forma epica. L’opera verrà analizzata nel contesto storico-culturale dell’età augustea, rivolgendo particolare attenzione alla tradizione del genere epico a Roma e all’appena pubblicata Eneide di Virgilio. Saranno oggetto di approfondimento aspetti ideologici, modelli, struttura, peculiarità linguistiche e stilistiche del poema. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.


Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).


Testi adottati

un’edizione completa delle Metamorfosi con testo latino a fronte (si consiglia: Ovidio, Le metamorfosi, intr. di G. Rosati, trad. di G. Faranda Villa, note di R. Corti, Milano, Rizzoli BUR, 1994, ISBN: 9788817129763); L. Galasso, Ovidio: Guida alle Metamorfosi, Roma, Carocci Editore, 2023, ISBN: 9788829020683; L. Galasso, La letteratura latina in età ellenistica, Roma, Carocci Editore, 2021, ISBN: 9788829009381; G. Rosati, Mito e potere nell'epica di Ovidio, «MD» 46 (2001), pp. 39-61.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE TECNICA, SCIENTIFICA E GIURIDICA - -- -
SISTEMI INFORMATIVI PER I BENI CULTURALI

SALVATORE DE VINCENZO

Primo Semestre8INF/01ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI - -- -
ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Semestre8L-ANT/08ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- S. Gelichi, I quarant’anni di Archeologia medievale e l’archeologia in Italia negli ultimi quarant’anni, «Archeologia Medievale», Numero speciale, 2014, pp. 11-20.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere ai testi sopra elencati i seguenti due:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.

Modalità di svolgimento

Il corso prevede 35 ore di lezioni frontali e 13 ore di esercitazioni sul campo e in laboratorio.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.

ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Semestre8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


18029 - A SCELTA DELLO STUDENTE

Primo Semestre 8ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

Secondo Semestre8CHIM/01ita

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANASecondo Semestre8L-FIL-LET/10ita

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

MUSEOLOGIA

STEFANO MARSON

Secondo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..

Al termine del corso lo studente dovrà:

- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per

esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo

- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi

- acquisire un lessico specialistico

- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI - -- -
STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

ROSA MARIA MARTA CARUSO

Secondo Semestre8ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens, Loos e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Testi adottati

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens, Loos e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Testi adottati

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA

MARINA MICOZZI

Secondo Semestre8L-ANT/06ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici avanzati per la conoscenza e la gestione critica dell’articolato complesso di dati relativi ai rapporti tra gli Etruschi e gli altri popoli della penisola italica e del Mediterraneo.

Alla fine del percorso lo studente:
1) avrà acquisito una solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) sarà in grado di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) potrà valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) saprà organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) avrà acquisito le abilità di apprendimento necessarie a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

La ceramica degli Etruschi. Aspetti tipologici, stilistici e funzionali, dalla prima età del ferro al periodo arcaico.
Il corso prenderà in considerazione le principali produzioni ceramiche etrusche dall’età del Ferro al periodo arcaico, analizzandone repertorio morfologico, apparato decorativo e contesti di provenienza come indicatori di stili di vita e usi alimentari, interazioni culturali, contatti commerciali, strutture sociali ed ideologiche.
Un approfondimento seminariale riguarderà la composizione dei corredi della necropoli di Monte Abatone e i metodi di indagine archeometrica applicati allo studio della ceramica

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale in cui lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.

La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso, mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) Capacità di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) Capacità di valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) Capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) Padronanza degli strumenti metodologici necessari a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Valutazione dell'esame:
- Eccellente (30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente avrà acquisito in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti
- Buono (da 24 a 26): lo studente avrà raggiunto i primi tre obiettivi previsti e saprà esprimersi in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23)
- Appena sufficiente (da 18 a 20)
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.


Testi adottati


M. Martelli (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara (De Agostini) 1987
M.Martelli, La ceramica greca in Etruria: problemi e prospettive di ricerca, in Atti del Secondo Congresso Internazionale Etrusco, (Firenze, 26 maggio-2 giugno 1985), Roma 1989, pp. 781-811.
G. Bartoloni et. Al., Viticoltura e consumo del vino in Etruria : la cultura materiale tra la fine dell'età del Ferro e l'Orientalizzante Antico, in Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio,
Firenze (All'Insegna del Giglio), 2012.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (24/30 ore), sono previste conferenze, attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti (14/18 ore) e visite didattiche a musei e siti archeologici (6/10 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma alternativo con la docente.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dalla docente

METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi


- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANASecondo Semestre8L-FIL-LET/10ita

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNASecondo Semestre8L-ART/02ita

Obiettivi formativi

Il corso costituisce un approfondimento delle conoscenze nella Storia dell'arte moderna acquisite durante il triennio. I temi di volta in volta proposti si concentrano su aspetti, ambiti e specifiche cronologie. Gli studenti avranno così modo di approfondire le proprie conoscenze su un segmento della disciplina, sia sotto il profilo delle singole opere o dei complessi monumentali, sia sotto il profilo bibliografico. Quest'ultimo aspetto mira allo sviluppo di capacità argomentative, di riflessione critica, in particolare, sulla bibliografia allo scopo di sviluppare spirito critico e autonomia di giudizio, elementi indispensabili per passare dallo studio alla ricerca. L'approccio critico alle opere e alla loro bibliografia consentirà altresì l'acquisizione del lessico specialistico e il conseguente sviluppo di capacità comunicative. Gli approfondimenti, che verranno sviluppati attraverso relazioni in aula e successivamente in relazioni scritte, potranno eventualmente essere sviluppati nella tesi magistrale. Il modulo 1 ha un carattere monografico, il modulo 2 metodologico.

18031 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 22ita

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.

(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.

(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Obiettivi formativi

Il corso mira a consentire allo studente di acquisire competenze e conoscenze in materia di diritto del patrimonio culturale, così da poter successivamente operare sia all'interno delle aziende private del settore, che nell'ambito delle istituzioni pubbliche.
In particolare l'obiettivo è che lo studente possa acquisire:
- conoscenze e capacità di comprensione diretta della normativa applicabile al settore, attraverso la diretta lettura e commento delle norme applicabili;
- capacità di utilizzare le conoscenze così acquisite nell'ambito delle proprie future esperienze di lavoro, anche attraverso l'esame di casi pratici;
- capacità di trarre conclusioni rispetto a casi nuovi che possano presentarsi alla sua esperienza, attraverso la costruzione di modelli e casistiche;
- abilità comunicative, che comprendono la capacità di trasmettere agli interlocutori, prima nell'ambito dello studio ed in prosieguo nelle esperienze professionali, le conoscenze così acquisite quanto alla disciplina normativa del patrimonio culturale ed alle regole in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
- capacità di apprendere anche per il futuro. Il Corso mira a far acquisire allo studente una conoscenza adeguata della disciplina oggi vigente, ma anche la capacità di conoscere direttamente le eventuali modifiche che questa disciplina avrà in futuro.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte I. Nozioni introduttive - 14 h
I.1. L’ordinamento ed il diritto. - I.2. Le fonti del diritto ed i meccanismi di interpretazione. - I.3. L’organizzazione amministrativa. - I.4. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale e comunitario. - I.5. Il procedimento e i procedimenti; gli strumenti negoziali.

Parte II. Il patrimonio culturale - 30 h
II.1. I principi costituzionali del patrimonio culturale. II.2. I beni culturali: la nozione e i caratteri - II.3. La natura giuridica dei beni culturali e le tipologie dei beni. - II.4. Le funzioni amministrative: la tutela. - II.5. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.6. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.7. L’organizzazione amministrativa dei beni culturali. Amministrazioni centrali. - II.8. L’organizzazione amministrativa. Amministrazioni decentrate. - II.9. I beni paesaggistici. Nozione. – II.10. I beni paesaggistici. Pianificazione e vincoli.

Parte III. La dimensione globale - 4 h
III.1. La globalizzazione giuridica dei beni culturali. – III.2. I siti Unesco.

Modalità Esame

Obiettivo della prova orale è che lo studente dimostri di conoscere gli istituti fondamentali della legislazione dei beni culturali.
Le domande proposte saranno intese a verificare la conoscenza delle regole di base che governano l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ivi inclusi i beni paesaggistici, e l’organizzazione amministrativa di settore, collegando i diversi istituti esaminati nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testo didattico:

- C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, II ed., Il Mulino, Bologna, 2020, Premessa e Capp. I-II-III-IV-V

Letture facoltative:

- S. Cassese, S. Battini, C. Franchini, R. Perez, G. Vesperini, Manuale di diritto pubblico, V ed., Giuffrè, Milano, 2014, Capp. 1-2-3-4-24-31

- L. Casini, La globalizzazione giuridica dei beni culturali, in Aedon 3/2012 www.aedon.mulino.it

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti sono incoraggiati a frequentare lezioni e seminari.

Bibliografia

ALIBRANDI T., FERRI P., II diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico, Roma, Nuova Italia Scientifica; BARBATI C., CAMMELLI M., CASINI L., PIPERATA G., SCIULLO G. (a cura di), Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2017; BARBATI C., Il «nuovo» Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in Gior. dir. amm., 2015, 206 ss; BARBATI C., L’impresa museale: la prospettiva giuridica, in Aedon, 1/2010; BARBATI C., Le esternalizzazioni nel settore della cultura e dell’arte, entrambi in Atti del XVI convegno associazione amministrativisti italo-spagnoli, Genova 25/27 maggio 2006; CAMMELLI M., Decentramento ed outsourcing nel settore della cultura: il doppio impasse, in Dir. amm., 1/2002, 261 ss.; CAMMELLI M., Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa, in Aedon, 1/2018; CAMMELLI M. (a cura di), Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007; CASINI L., Beni culturali (dir. amm.), in Dizionario di diritto pubblico, Giuffrè, 2006, 679 ss. CASINI L., Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016; CASINI L., Il ‘nuovo’ statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon, 3/2014; CASINI L., La valorizzazione dei beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 651 ss.; CASSESE S., I beni culturali: dalla tutela alla valorizzazione, in Gior. dir. amm., 1998, 673 ss.; GIANNINI M.S., I beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl. 1976, 3 SS; MERUSI F., Articolo 9, in Commentario alla Costituzione. Principi fondamentali (a cura di C. Branca), Bologna, 1975, 434 ss.; PIPERATA G., La nuova disciplina dei servizi aggiuntivi nei musei statali, in Aedon 2/2008; PIPERATA G., Natura e funzione dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura (nota a margine dell’ordinanza 27 maggio 2009, n. 12252 della Suprema Corte), in Aedon, 1/2010; SCIULLO G., Valorizzazione, gestione e fondazioni nel settore dei beni culturali: una svolta dopo il d.lgs. 156/2006?, in Aedon, 2/2006; VAIANO D., La valorizzazione dei beni culturali, Torino, Giappichelli, 2011.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte I. Nozioni introduttive - 14 h
I.1. L’ordinamento ed il diritto. - I.2. Le fonti del diritto ed i meccanismi di interpretazione. - I.3. L’organizzazione amministrativa. - I.4. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale e comunitario. - I.5. Il procedimento e i procedimenti; gli strumenti negoziali.

Parte II. Il patrimonio culturale - 30 h
II.1. I principi costituzionali del patrimonio culturale. II.2. I beni culturali: la nozione e i caratteri - II.3. La natura giuridica dei beni culturali e le tipologie dei beni. - II.4. Le funzioni amministrative: la tutela. - II.5. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.6. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.7. L’organizzazione amministrativa dei beni culturali. Amministrazioni centrali. - II.8. L’organizzazione amministrativa. Amministrazioni decentrate. - II.9. I beni paesaggistici. Nozione. – II.10. I beni paesaggistici. Pianificazione e vincoli.

Parte III. La dimensione globale - 4 h
III.1. La globalizzazione giuridica dei beni culturali. – III.2. I siti Unesco.

Modalità Esame

Obiettivo della prova orale è che lo studente dimostri di conoscere gli istituti fondamentali della legislazione dei beni culturali.
Le domande proposte saranno intese a verificare la conoscenza delle regole di base che governano l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ivi inclusi i beni paesaggistici, e l’organizzazione amministrativa di settore, collegando i diversi istituti esaminati nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testo didattico:

- C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, II ed., Il Mulino, Bologna, 2020, Premessa e Capp. I-II-III-IV-V

Letture facoltative:

- S. Cassese, S. Battini, C. Franchini, R. Perez, G. Vesperini, Manuale di diritto pubblico, V ed., Giuffrè, Milano, 2014, Capp. 1-2-3-4-24-31

- L. Casini, La globalizzazione giuridica dei beni culturali, in Aedon 3/2012 www.aedon.mulino.it

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti sono incoraggiati a frequentare lezioni e seminari.

Bibliografia

ALIBRANDI T., FERRI P., II diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico, Roma, Nuova Italia Scientifica; BARBATI C., CAMMELLI M., CASINI L., PIPERATA G., SCIULLO G. (a cura di), Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2017; BARBATI C., Il «nuovo» Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in Gior. dir. amm., 2015, 206 ss; BARBATI C., L’impresa museale: la prospettiva giuridica, in Aedon, 1/2010; BARBATI C., Le esternalizzazioni nel settore della cultura e dell’arte, entrambi in Atti del XVI convegno associazione amministrativisti italo-spagnoli, Genova 25/27 maggio 2006; CAMMELLI M., Decentramento ed outsourcing nel settore della cultura: il doppio impasse, in Dir. amm., 1/2002, 261 ss.; CAMMELLI M., Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa, in Aedon, 1/2018; CAMMELLI M. (a cura di), Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007; CASINI L., Beni culturali (dir. amm.), in Dizionario di diritto pubblico, Giuffrè, 2006, 679 ss. CASINI L., Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016; CASINI L., Il ‘nuovo’ statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon, 3/2014; CASINI L., La valorizzazione dei beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 651 ss.; CASSESE S., I beni culturali: dalla tutela alla valorizzazione, in Gior. dir. amm., 1998, 673 ss.; GIANNINI M.S., I beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl. 1976, 3 SS; MERUSI F., Articolo 9, in Commentario alla Costituzione. Principi fondamentali (a cura di C. Branca), Bologna, 1975, 434 ss.; PIPERATA G., La nuova disciplina dei servizi aggiuntivi nei musei statali, in Aedon 2/2008; PIPERATA G., Natura e funzione dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura (nota a margine dell’ordinanza 27 maggio 2009, n. 12252 della Suprema Corte), in Aedon, 1/2010; SCIULLO G., Valorizzazione, gestione e fondazioni nel settore dei beni culturali: una svolta dopo il d.lgs. 156/2006?, in Aedon, 2/2006; VAIANO D., La valorizzazione dei beni culturali, Torino, Giappichelli, 2011.

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.

Obiettivi formativi

Conoscere le opere discusse a lezione e sviluppare la comprendere di testi anche complessi.
Avere la capacità di analisi e comprensione di opere non presentate a lezione, ma riconducibili al periodo preso in esame e alle tendenze artistiche oggetto di studio.

Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al dibattito degli studi e al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso

Cimabue e il cantiere di Assisi.

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà lo sviluppo della pittura nella tra Due e Trecento nella Tuscia e nell'Italia Centrale, la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.

Modalità Esame

La valutazione si svolgerà tramite una prova orale e si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177.
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà diviso in due parti: nella prima il docente traccerà il quadro generale, la seconda avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.
La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata soprattutto ai sopralluoghi.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini 2005

Scheda Docente

Programma del corso

Cimabue e il cantiere di Assisi.

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà lo sviluppo della pittura nella tra Due e Trecento nella Tuscia e nell'Italia Centrale, la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.

Modalità Esame

La valutazione si svolgerà tramite una prova orale e si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177.
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà diviso in due parti: nella prima il docente traccerà il quadro generale, la seconda avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.
La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata soprattutto ai sopralluoghi.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini 2005

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici avanzati per la conoscenza e la gestione critica dell’articolato complesso di dati relativi ai rapporti tra gli Etruschi e gli altri popoli della penisola italica e del Mediterraneo.

Alla fine del percorso lo studente:
1) avrà acquisito una solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) sarà in grado di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) potrà valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) saprà organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) avrà acquisito le abilità di apprendimento necessarie a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

La ceramica degli Etruschi. Aspetti tipologici, stilistici e funzionali, dalla prima età del ferro al periodo arcaico.
Il corso prenderà in considerazione le principali produzioni ceramiche etrusche dall’età del Ferro al periodo arcaico, analizzandone repertorio morfologico, apparato decorativo e contesti di provenienza come indicatori di stili di vita e usi alimentari, interazioni culturali, contatti commerciali, strutture sociali ed ideologiche.
Un approfondimento seminariale riguarderà la composizione dei corredi della necropoli di Monte Abatone e i metodi di indagine archeometrica applicati allo studio della ceramica

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale in cui lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.

La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso, mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) Capacità di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) Capacità di valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) Capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) Padronanza degli strumenti metodologici necessari a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Valutazione dell'esame:
- Eccellente (30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente avrà acquisito in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti
- Buono (da 24 a 26): lo studente avrà raggiunto i primi tre obiettivi previsti e saprà esprimersi in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23)
- Appena sufficiente (da 18 a 20)
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.


Testi adottati


M. Martelli (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara (De Agostini) 1987
M.Martelli, La ceramica greca in Etruria: problemi e prospettive di ricerca, in Atti del Secondo Congresso Internazionale Etrusco, (Firenze, 26 maggio-2 giugno 1985), Roma 1989, pp. 781-811.
G. Bartoloni et. Al., Viticoltura e consumo del vino in Etruria : la cultura materiale tra la fine dell'età del Ferro e l'Orientalizzante Antico, in Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio,
Firenze (All'Insegna del Giglio), 2012.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (24/30 ore), sono previste conferenze, attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti (14/18 ore) e visite didattiche a musei e siti archeologici (6/10 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma alternativo con la docente.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dalla docente

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze storiche e materiali lasciate dall'uomo dall’insorgenza delle prime società agricole alla prima comparsa dell’uso dei metalli, oltre ad avere consapevolezza delle fonti documentarie archeologiche e del metodo storico. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri ed articoli scientifici aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto attraverso la trattazione di specifici temi in forma seminariale.

Risultati di apprendimento attesi
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze archeologiche lasciate dall'uomo dall’insorgenza delle prime comunità agricole fino all’inizio dell’uso del metallo in Italia e nel Vicino Oriente. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte nel campo dell’archeologia preistorica.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale verso i fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi per tutto il corso della preistoria. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia preistorica, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione critica.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Ambiente ed economia nelle prime società agricole in Italia e nel Vicino Oriente
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico e di caratterizzazione delle facies del neolitico italiano e vicino orientale. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si introdurrà il tema sull’ambiente tra la fine del Pleistocene e l’inizio dell’Olocene. Il corso inizierà con alcuni cenni sulle ultime società di cacciatori-raccoglitori del mesolitico ed Epipaleolitico in Italia e nel Vicino Oriente. Le lezioni proseguiranno proponendo una disamina delle culture neolitiche. Particolare attenzione verrà rivolta alle origini di queste prime comunità, l’obiettivo del corso è, infatti, quello di comprendere il processo di formazione delle prime società agricole in relazione agli aspetti ecologici ed economici. La seconda parte è dedicata a seminari di approfondimento su temi specifici, in cui gli studenti sono coinvolti direttamente attraverso relazioni individuale e discussioni collettive.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

-ITALIA
Pessina Andrea, Tinè Vincenzo 2008 - Archeologia del Neolitico. L'Italia tra sesto e quarto millennio, Carocci editore (ristampa 2021)

Grifoni Cremonesi Renata 2002 – I culti e i rituali funerari, in Le ceramiche impresse nel Neolitico antico. Italia e Mediterraneo, no. 1, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: 209-219.

Radina Francesca, Sarti Lucia 2002 – Le strutture di abitato, in Le ceramiche impresse nel Neolitico antico. Italia e Mediterraneo, no. 1, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: 183-207.

VICINO ORIENTE
Cauvin Jacques 2010 - Nascita delle divinità, nascita dell'agricoltura. La rivoluzione dei simboli nel Neolitico, Jaca Book.

George Willcox 2012 - The Beginnings of Cereal Cultivation and Domestication in Southwest Asia, in A Companion to the Archaeology of the Ancient Near East, D.T. Potts (ed.), Blackwell Publishing, 163-180.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico. Le lezioni sono svolte sia in presenza che a distanza in forma sincrona.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

conoscenza di autori, temi e problemi della Letteratura greca
- capacità di una lettura critica dei testi, in greco per gli studenti che intendano conseguire nel SSD di L-FIL-LET/02 i 24 CFU necessari per accedere alla classe di insegnamento A 13, in traduzione italiana con elementi di lessico greco per gli studenti che seguono altri percorsi
- acquisizione dei principali strumenti critici
- sviluppo di mature capacità di analisi e ricerca autonoma.

Scheda Docente

Programma del corso


Corso monografico

Il mito, il viaggio, il ritorno. Letture dall'Odissea.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Odissea, in particolare sui personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni, nel corso del viaggio di Odisseo o nei momenti cruciali del suo ritorno.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica. Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testi

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Odissea con testo greco a fronte, ad es. a cura di G.A. Privitera, Mondadori, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti e contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso


Corso monografico

Il mito, il viaggio, il ritorno. Letture dall'Odissea.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Odissea, in particolare sui personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni, nel corso del viaggio di Odisseo o nei momenti cruciali del suo ritorno.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica. Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testi

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Odissea con testo greco a fronte, ad es. a cura di G.A. Privitera, Mondadori, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti e contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Obiettivi formativi

Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico fenomeni dell’arte bizantina alla luce del dibattito degli studi. 
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti. Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato. Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo.

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire strumenti
avanzati per la conoscenza dei metodi e delle tecniche della ricerca nell'ambito dell'archeologia preventiva
e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi
professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma in
modo autonomo nell’ambito archeologico.
In accordance with the educational objectives of the course of study, the course aims to provide advanced
tools for the knowledge of research methods and techniques in the field of archaeology and to acquire the
skills necessary to undertake any subsequent studies or professional paths.
The expected outcomes are:
1- knowledge and comprehension skills that reinforce those acquired in the first cycle and enable them to
develop or apply original ideas, including in a research context;
2- problem-solving skills to new issues embedded in broader (or interdisciplinary) contexts related to the
field of study;
3- ability to integrate knowledge and manage complexity, as well as to make judgments based on limited or
incomplete information;
4- ability to communicate clearly to specialist and non-specialist interlocutors;
5- learning skills that will enable them to continue to conduct independent research in the field of
archaeology.

2- Sistemi informativi
Obiettivi formativi
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;

2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.

In accordance with the educational objectives of the course of study, the course aims to provide the tools for
knowledge of information systems, with particular regard to applications to cultural heritage, and to
acquire the skills necessary to undertake any subsequent studies or professional paths.
The expected outcomes are:
1- knowledge and understanding skills that reinforce those acquired in the first cycle and allow for the
development and/or application of original ideas, including in a research context;
2- problem-solving skills to new issues embedded in broader (or interdisciplinary) contexts related to the
field of study;
3- ability to integrate knowledge and manage complexity, as well as to make judgments based on limited or
incomplete information;
4- ability to communicate clearly to specialist and non-specialist interlocutors;
5- ability to learn skills that will enable continued independent research in the field of information systems.

Obiettivi formativi


- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi:

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: Le Metamorfosi di Ovidio

Programma: Il corso è incentrato sulle Metamorfosi di Ovidio, poema che rappresenta un’originale trasformazione della forma epica. L’opera verrà analizzata nel contesto storico-culturale dell’età augustea, rivolgendo particolare attenzione alla tradizione del genere epico a Roma e all’appena pubblicata Eneide di Virgilio. Saranno oggetto di approfondimento aspetti ideologici, modelli, struttura, peculiarità linguistiche e stilistiche del poema. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.


Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).


Testi adottati

un’edizione completa delle Metamorfosi con testo latino a fronte (si consiglia: Ovidio, Le metamorfosi, intr. di G. Rosati, trad. di G. Faranda Villa, note di R. Corti, Milano, Rizzoli BUR, 1994, ISBN: 9788817129763); L. Galasso, Ovidio: Guida alle Metamorfosi, Roma, Carocci Editore, 2023, ISBN: 9788829020683; L. Galasso, La letteratura latina in età ellenistica, Roma, Carocci Editore, 2021, ISBN: 9788829009381; G. Rosati, Mito e potere nell'epica di Ovidio, «MD» 46 (2001), pp. 39-61.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

Obiettivi formativi

Obiettivo formativo del corso è il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Costituisce inoltre un elemento positivo la capacità di 1) stabilire collegamenti tra fenomeni diversi e distanti nel tempo (in particolare rispetto a problematiche vivissime nel dibattito moderno e contemporaneo); 2) ricondurre le conoscenze acquisite a una dimensione multidisciplinare (grazie alla interazione con gli insegnamenti delle altre aree disciplinari). In particolare, in accordo con gli 'indicatori di Dublino', sono importanti i seguenti elementi: accanto alla conoscenza delle informazioni necessarie, la capacità di cogliere e mettere a fuoco i problemi discussi, e di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende illustrare l’evoluzione del rapporto del mondo greco con l’elemento marino, dall’età definibile come ‘omerica’ (VIII sec.) fino alla nascita e sviluppo della talassocrazia ateniese del V secolo a.C., in particolare dal punto di vista della ‘storia della mentalità’ e dell’immaginario, e con particolare attenzione alle riflessioni di carattere teorici generale che sorgono appunto in relazione all’esperienza delle guerre persiane prima e della talassocrazia ateniese poi.
Alcune lezioni avranno carattere seminariale: in esse specifici argomenti o testi antichi saranno illustrati dagli studenti dopo adeguata preparazione, sotto la guida del docente. La realizzazione di un elaborato e la sua esposizione in un seminario costituiranno parte integrante del corso.
Per studenti non provenienti dal curriculum classico non si richiederà la traduzione dei testi dal greco, ma comunque è richiesta la capacità di saper far riferimento agli specifici termini usati nei testi originali e di saperne cogliere l’effettivo valore.

Modalità Esame

L'esame sarà in forma orale. La valutazione potrà essere integrata dallo svolgimento di attività seminariali. La valutazione mira a verificare il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Costituisce inoltre un elemento positivo la capacità di 1) stabilire collegamenti tra fenomeni diversi e distanti nel tempo; 2) ricondurre le conoscenze acquisite in ambito storico e geografico a una dimensione multidisciplinare (grazie alla interazione con gli insegnamenti delle altre aree disciplinari)
In particolare, in accordo con gli ‘Indicatori di Dublino', il livello di preparazione del discente è valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi):
CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo)
MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo)
ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo)
SPIEGAZIONE (la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo)


Testi adottati

Testi d’esame:
1) Antologia dei passi da altre fonti via via illustrati nel corso delle lezioni + dispense del docente (saranno raccolti alla fine del semestre e resi disponibili in PDF)
2) Gianfranco Mosconi, «Grande cosa è il dominio del mare»: una frase di Pericle e l’esperienza rivelatrice delle guerre persiane in Anna Maria Rotella, Michele Antonio Romano (a c. di), Il mare e le sue genti (Atti Primo Festival dell’Archeologia e del Turismo, Vibo Valentia, 17-19 maggio 2019), Vibo Valentia 2021 (ISBN 978-88-946184-0-2), pp. 45-65.
3) Pietro Janni, Il mare degli Antichi, Bari 1996, pp. 77-168.
4) Giovanni Casertano, Platone e il mare, in «Archai» 29, 2020, pp. 1-30 (pubblicazione telematica)
5) Arnaldo Momigliano, Sea-Power in Greek Thought, in «Classical Review» 58, 1944, pp. 1-7.

N.B. Tutti questi testi saranno forniti dal docente.

Per i non-frequentanti: le integrazioni al programma saranno concordate direttamente con il docente.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e lezioni dialogate.
La frequenza, pur facoltativa sul piano formale, è comunque necessaria, dato il carattere del corso monografico.
Una parte delle lezioni sarà dedicata ad attività seminariale: la presentazione di un elaborato su un tema concordato costituirà elemento positivo nella valutazione finale.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento

-N. Corvisier, Les Grecs et la mer, Les Belles Lettres, Paris 2008.
-M.C. Beaulieu, The Sea in the Greek Imagination, University of Pennsylvania Press, Philadelphia (PA) 2016.
-Anna Maria Rotella, Michele Antonio Romano (a c. di), Il mare e le sue genti (Atti Primo Festival dell’Archeologia e del Turismo, Vibo Valentia, 17-19 maggio 2019), Vibo Valentia 2021.
-D. Puliga, I Greci, i Romani e…il mare Carocci, Roma 2023.
-G. Mosconi, Il porto perfetto dei Greci: dall’Odissea all’Atlantide di Platone all’Utopia di More (passando per il Pireo e la Siracusa di Dionisio I), in «Hesperìa. Studi sulla grecità d’Occidente» 43, n.s. 5, 2023, pp. 41-69.
A. Angelini, Il mare degli antichi e i suoi pericoli. Tra gorghi, stretti e rupi cozzanti, «Byblos» s. III, 2, 2016, pp. 79-94

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza dei dati storici, delle metodologie e dei documenti proposti; acquisizione di un lessico scientifico di base.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper leggere e discutere una fonte storica inserendola all'interno del proprio contesto; saper utilizzare gli strumenti bibliografici fondamentali per lo studio della storia romana.
3) Autonomia di giudizio: saper individuare i nessi causali e interpretare critica di un fenomeno storico; consapevolezza della complessità e della "relatività" dei fenomeni storici.
4) Abilità comunicative: saper esporre le proprie conoscenze in modo corretto, ordinato e consequenziale.
5) Capacità di apprendere: saper utilizzare le conoscenze e le capacità acquisite e il linguaggio specifico appreso in vista di una continuazione del proprio percorso di apprendimento o dello svolgimento di attività professionali non specialistiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale: essa sarà dedicata allo studio del senato, una istituzione che fu sempre presente a Roma, dalla monarchia al tardoantico, la cui evoluzione procede parallelamente ai tanti rivolgimenti della res publica Romana.

A) PARTE GENERALE
Periodizzazione; Le fonti per la storia romana; Il calendario romano; La nascita di Roma; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; le istituzioni repubblicane e il cursus honorum magistratuale; l’evoluzione della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO
Il senato di Roma, tra mutamenti e continuità

Il senato di Roma, più di altre istituzioni della Res Publica è l’elemento di continuità che dalla monarchia fino al Tardoantico contraddistinse la storia di Roma. Da questa particolare assemblea, composta solo da magistrati ed ex magistrati e in cui lo storico greco Polibio riconosceva un marcato elemento aristocratico, passarono tutti i temi di discussione che furono di rilievo per la vita della Res Publica e questo sia nelle fasi in cui il parere del senato diresse effettivamente l’azione politica dei magistrati e l’intera vita civile della civitas, sia quando esso si limitò a cooperare con gli imperatori alla ricerca di una mediazione, sia quando esso fu costretto a rimanere spettatore delle decisioni altrui.
Studiare il senato vuol dire dunque affacciarsi a un osservatorio privilegiato per seguire l’intero corso della storia di Roma.
La parte monografica di questo corso si dedicherà pertanto a delineare le caratteristiche di questa assemblea, la sua composizione, i luoghi in cui essa andava a riunirsi, il suo calendario, la sua azione e i suoi limiti, per poi dedicarsi all’esame di una antologia di delibere senatorie, tramandate o per via epigrafica o per via manoscritta, approfondendo sia le forme del senatus consultum, sia i contenuti e dunque i problemi storico-istituzionali-giuridici che essi andavano a dirimere.

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:

M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979;
H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978;
R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.

Modalità Esame

L'esame orale prevede la verifica delle conoscenze dello studiente sul programma concordato, oltre alla verifica delle competenze necessarie nelle discipline storiche.

Testi adottati

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Modalità di svolgimento

L'insegnamento è importanto in aula frontalmente. In caso di difficoltà per i frequentanti o per il docenti si prevede di svolgere la didattica a distanza

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata ma non obbligatoria

Bibliografia

Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000
M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale: essa sarà dedicata allo studio del senato, una istituzione che fu sempre presente a Roma, dalla monarchia al tardoantico, la cui evoluzione procede parallelamente ai tanti rivolgimenti della res publica Romana.

A) PARTE GENERALE
Periodizzazione; Le fonti per la storia romana; Il calendario romano; La nascita di Roma; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; le istituzioni repubblicane e il cursus honorum magistratuale; l’evoluzione della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO
Il senato di Roma, tra mutamenti e continuità

Il senato di Roma, più di altre istituzioni della Res Publica è l’elemento di continuità che dalla monarchia fino al Tardoantico contraddistinse la storia di Roma. Da questa particolare assemblea, composta solo da magistrati ed ex magistrati e in cui lo storico greco Polibio riconosceva un marcato elemento aristocratico, passarono tutti i temi di discussione che furono di rilievo per la vita della Res Publica e questo sia nelle fasi in cui il parere del senato diresse effettivamente l’azione politica dei magistrati e l’intera vita civile della civitas, sia quando esso si limitò a cooperare con gli imperatori alla ricerca di una mediazione, sia quando esso fu costretto a rimanere spettatore delle decisioni altrui.
Studiare il senato vuol dire dunque affacciarsi a un osservatorio privilegiato per seguire l’intero corso della storia di Roma.
La parte monografica di questo corso si dedicherà pertanto a delineare le caratteristiche di questa assemblea, la sua composizione, i luoghi in cui essa andava a riunirsi, il suo calendario, la sua azione e i suoi limiti, per poi dedicarsi all’esame di una antologia di delibere senatorie, tramandate o per via epigrafica o per via manoscritta, approfondendo sia le forme del senatus consultum, sia i contenuti e dunque i problemi storico-istituzionali-giuridici che essi andavano a dirimere.

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:

M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979;
H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978;
R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.

Modalità Esame

L'esame orale prevede la verifica delle conoscenze dello studiente sul programma concordato, oltre alla verifica delle competenze necessarie nelle discipline storiche.

Testi adottati

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
2) Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano
3) A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
4) Materiale didattico illustrato a lezione.

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.

Modalità di svolgimento

L'insegnamento è importanto in aula frontalmente. In caso di difficoltà per i frequentanti o per il docenti si prevede di svolgere la didattica a distanza

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata ma non obbligatoria

Bibliografia

Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione).
Gabirella Poma, Le istituzioni politiche del Mondo romano A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000
M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015);
P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
P. Buongiorno, Claudio, il principe inatteso, 21 Editore, Palermo 2017.
L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000.
L. Fezzi, Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma, Laterza 2017
A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
A. Giardina, Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2000.
A. Marcone, Augusto. Il fondatore dell’impero che cambiò la storia di Roma e del mondo, Salerno, Roma 2015.
S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
R. Syme, La rivoluzione romana, Einaudi, Torino 2020.
P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici per l’analisi e l’interpretazione critica dei fenomeni insediativi e urbani nel Medioevo. Nel corso delle lezioni verranno esaminati i processi di sviluppo e trasformazione delle città medievali e del loro tessuto istituzionale, con particolare attenzione ai fattori politici, economici, sociali e religiosi che ne hanno
determinato l’evoluzione. Sarà dato ampio spazio all’analisi della documentazione storica (cronache, diplomi, documentazione di natura economica) e ai processi di formazione e
sviluppo delle realtà comunali italiane.
Al termine del corso, lo studente:
- Avrà maturato una solida conoscenza degli argomenti trattati, attraverso lo studio e la comprensione di testi specialistici e l’analisi di materiali documentari pertinenti.
- Sarà in grado di collocare correttamente i diversi modelli insediativi medievali nel loro quadro storico e geografico, riconoscendo le specificità dei singoli contesti e i fattori
che ne hanno determinato l’evoluzione.
- Potrà interpretare in maniera critica le dinamiche urbane e territoriali medievali, confrontando differenti approcci storiografici e individuando le connessioni tra gliaspetti economici, politici, istituzionali e culturali che hanno influenzato lo sviluppo degli insediamenti, in particolar modo nell’età comunale italiana.
- Sarà in grado di esporre in modo chiaro e strutturato i temi affrontati nel corso, utilizzando un linguaggio appropriato e argomentando le proprie riflessioni con coerenza e rigore metodologico.
- Avrà acquisito gli strumenti necessari per sviluppare in autonomia ricerchenell’ambito della storia degli insediamenti medievali, attraverso l’uso critico delle fonti e l’applicazione di metodologie di indagine storica.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- S. Gelichi, I quarant’anni di Archeologia medievale e l’archeologia in Italia negli ultimi quarant’anni, «Archeologia Medievale», Numero speciale, 2014, pp. 11-20.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere ai testi sopra elencati i seguenti due:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.

Modalità di svolgimento

Il corso prevede 35 ore di lezioni frontali e 13 ore di esercitazioni sul campo e in laboratorio.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


Obiettivi formativi

Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens, Loos e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Testi adottati

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens, Loos e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Testi adottati

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici avanzati per la conoscenza e la gestione critica dell’articolato complesso di dati relativi ai rapporti tra gli Etruschi e gli altri popoli della penisola italica e del Mediterraneo.

Alla fine del percorso lo studente:
1) avrà acquisito una solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) sarà in grado di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) potrà valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) saprà organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) avrà acquisito le abilità di apprendimento necessarie a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

La ceramica degli Etruschi. Aspetti tipologici, stilistici e funzionali, dalla prima età del ferro al periodo arcaico.
Il corso prenderà in considerazione le principali produzioni ceramiche etrusche dall’età del Ferro al periodo arcaico, analizzandone repertorio morfologico, apparato decorativo e contesti di provenienza come indicatori di stili di vita e usi alimentari, interazioni culturali, contatti commerciali, strutture sociali ed ideologiche.
Un approfondimento seminariale riguarderà la composizione dei corredi della necropoli di Monte Abatone e i metodi di indagine archeometrica applicati allo studio della ceramica

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale in cui lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.

La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Solida conoscenza degli argomenti trattati nel corso, mediante lo studio e la comprensione di testi di livello specialistico (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) Capacità di inquadrare correttamente i contesti e i materiali trattati nel corso nel periodo storico e culturale di riferimento, (Conoscenza e capacità di comprensione applicate)
3) Capacità di valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di giudizio)
4) Capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative)
5) Padronanza degli strumenti metodologici necessari a condurre una ricerca autonoma in campo archeologico (Capacità di apprendere).

Valutazione dell'esame:
- Eccellente (30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente avrà acquisito in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti
- Buono (da 24 a 26): lo studente avrà raggiunto i primi tre obiettivi previsti e saprà esprimersi in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23)
- Appena sufficiente (da 18 a 20)
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.


Testi adottati


M. Martelli (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara (De Agostini) 1987
M.Martelli, La ceramica greca in Etruria: problemi e prospettive di ricerca, in Atti del Secondo Congresso Internazionale Etrusco, (Firenze, 26 maggio-2 giugno 1985), Roma 1989, pp. 781-811.
G. Bartoloni et. Al., Viticoltura e consumo del vino in Etruria : la cultura materiale tra la fine dell'età del Ferro e l'Orientalizzante Antico, in Archeologia della vite e del vino in Toscana e nel Lazio,
Firenze (All'Insegna del Giglio), 2012.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (24/30 ore), sono previste conferenze, attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti (14/18 ore) e visite didattiche a musei e siti archeologici (6/10 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma alternativo con la docente.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dalla docente

Obiettivi formativi


- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati

R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Scheda Docente

Programma del corso

(programma valido per studenti frequentanti e non frequentanti)

Saranno esaminate le fasi principali della critica della letteratura italiana, con particolare attenzione rivolta alle tecniche e alle correnti critiche che hanno caratterizzato il dibattito letterario in Italia dal secondo Ottocento fino ad oggi; lettura, contestualizzazione e analisi storico-ideologica delle metodologie critiche applicate a questioni, autori e testi letterari.

Testi d'esame:
- G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio ha l'obiettivo di:
1) verificare le abilità di storicizzazione e analisi del testo critico e l'assimilazione della terminologia tecnica relativa;
2) verificare la comprensione delle metodologie critiche otto-novecentesche applicate alla letteratura italiana.

Testi adottati

(per frequentanti e non frequentanti)
G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità di svolgimento

lezioni frontali, approfondimenti seminariali. Le lezioni sono condotte secondo un approccio dialogico, con l'obiettivo di favorire e monitorare la comprensione da parte dello studente di tematiche specialistiche, di non sempre agevole assimilazione

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa.
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per sollecitare il ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

(programma valido per studenti frequentanti e non frequentanti)

Saranno esaminate le fasi principali della critica della letteratura italiana, con particolare attenzione rivolta alle tecniche e alle correnti critiche che hanno caratterizzato il dibattito letterario in Italia dal secondo Ottocento fino ad oggi; lettura, contestualizzazione e analisi storico-ideologica delle metodologie critiche applicate a questioni, autori e testi letterari.

Testi d'esame:
- G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio ha l'obiettivo di:
1) verificare le abilità di storicizzazione e analisi del testo critico e l'assimilazione della terminologia tecnica relativa;
2) verificare la comprensione delle metodologie critiche otto-novecentesche applicate alla letteratura italiana.

Testi adottati

(per frequentanti e non frequentanti)
G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità di svolgimento

lezioni frontali, approfondimenti seminariali. Le lezioni sono condotte secondo un approccio dialogico, con l'obiettivo di favorire e monitorare la comprensione da parte dello studente di tematiche specialistiche, di non sempre agevole assimilazione

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa.
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per sollecitare il ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Scheda Docente

Programma del corso

(programma d'esame valido per studenti frequentanti e non frequentanti)
II modulo: Il "caso" critico di Giovanni Pascoli. Percorsi novecenteschi di storia della critica pascoliana. A partire dall'approfondimento mirato di alcuni saggi di critica accademica e militante prodotti a ridosso del centenario pascoliano del 1955, si ricostruirà un momento fondamentale del dibattito sulla modernità dell'opera di un autore che, come pochi altri, ha incarnato lo spirito problematico di una stagione di passaggio nel lungo corso della storia della tradizione poetica italiana.

Testi d’esame:
1. lettura di Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio sarà così strutturato: primo quesito iniziale di carattere generale sulla terminologia tecnica e sull'oggetto del corso; secondo quesito mirato su un argomento specifico per valutare le capacità di autonomia e giudizio acquisite dallo studente.

Testi adottati

Testi d’esame:
1. lettura di Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

A. Traina, Il latino del Pascoli. Saggio sul bilinguismo poetico, Bologna, Patron, 2006
Lessico critico pascoliano, a c. di M. Biondi e G. Capecchi, Roma, Carocci, 2023

Scheda Docente

Programma del corso

(programma d'esame valido per studenti frequentanti e non frequentanti)
II modulo: Il "caso" critico di Giovanni Pascoli. Percorsi novecenteschi di storia della critica pascoliana. A partire dall'approfondimento mirato di alcuni saggi di critica accademica e militante prodotti a ridosso del centenario pascoliano del 1955, si ricostruirà un momento fondamentale del dibattito sulla modernità dell'opera di un autore che, come pochi altri, ha incarnato lo spirito problematico di una stagione di passaggio nel lungo corso della storia della tradizione poetica italiana.

Testi d’esame:
1. lettura di Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio sarà così strutturato: primo quesito iniziale di carattere generale sulla terminologia tecnica e sull'oggetto del corso; secondo quesito mirato su un argomento specifico per valutare le capacità di autonomia e giudizio acquisite dallo studente.

Testi adottati

Testi d’esame:
1. lettura di Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

A. Traina, Il latino del Pascoli. Saggio sul bilinguismo poetico, Bologna, Patron, 2006
Lessico critico pascoliano, a c. di M. Biondi e G. Capecchi, Roma, Carocci, 2023

Obiettivi formativi

Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..

Al termine del corso lo studente dovrà:

- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per

esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo

- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi

- acquisire un lessico specialistico

- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Obiettivi formativi

Il corso costituisce un approfondimento delle conoscenze nella Storia dell'arte moderna acquisite durante il triennio. I temi di volta in volta proposti si concentrano su aspetti, ambiti e specifiche cronologie. Gli studenti avranno così modo di approfondire le proprie conoscenze su un segmento della disciplina, sia sotto il profilo delle singole opere o dei complessi monumentali, sia sotto il profilo bibliografico. Quest'ultimo aspetto mira allo sviluppo di capacità argomentative, di riflessione critica, in particolare, sulla bibliografia allo scopo di sviluppare spirito critico e autonomia di giudizio, elementi indispensabili per passare dallo studio alla ricerca. L'approccio critico alle opere e alla loro bibliografia consentirà altresì l'acquisizione del lessico specialistico e il conseguente sviluppo di capacità comunicative. Gli approfondimenti, che verranno sviluppati attraverso relazioni in aula e successivamente in relazioni scritte, potranno eventualmente essere sviluppati nella tesi magistrale. Il modulo 1 ha un carattere monografico, il modulo 2 metodologico.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE TECNICA, SCIENTIFICA E GIURIDICA -16 - -
18017 - INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Primo Anno / Primo Semestre 8INF/01ita
18022 - LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

FRANCESCO GIOVANNI ALBISINNI

Primo Anno / Primo Semestre 8IUS/10ita
120367 - SISTEMI INFORMATIVI PER I BENI CULTURALI

SALVATORE DE VINCENZO

Primo Anno / Secondo Semestre 8INF/01ita
GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI -40 - -
18021 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE IN EUROPA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

MARIA RAFFAELLA MENNA

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/01ita
118561 - ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA

MARINA MICOZZI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/06ita
119013 - ECOLOGIA PREISTORICA

GIAN MARIA DI NOCERA

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/01ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE -16 - -
18018 - LETTERATURA GRECA

MADDALENA VALLOZZA

Primo Anno / Primo Semestre 8L-FIL-LET/02ita
18412 - STORIA DELL'ARTE BIZANTINA

MARIA CROCIFISSA ANDALORO

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/01ita
120368 - ARCHEOLOGIA PREVENTIVA

GIANCARLO PASTURA

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/10ita
119017 - METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita
18028 - LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-FIL-LET/04ita
GRUPPO OPZIONALE STORIA ANTICA E MEDIEVALE -8 - -
18008 - STORIA GRECA

GIANFRANCO MOSCONI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/02ita
18009 - STORIA ROMANA

ALESSIA TERRINONI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/03ita
18010 - STORIA DELLE CITTà E DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI

ALEXA BIANCHINI

Primo Anno / Secondo Semestre 8M-STO/01ita
GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIA E ANTICHITà CLASSICHE E MEDIEVALI -40 - -
18023 - ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/08ita
119016 - ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/07ita
18413 - STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

ROSA MARIA MARTA CARUSO

Secondo Anno / Secondo Semestre 8ICAR/18ita
118561 - ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA

MARINA MICOZZI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/06ita
119017 - METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE -16 - -
18026 - DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

Secondo Anno / Primo Semestre 8CHIM/01ita
118495 - CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANA - 8--
118495_1 - MODULO 1

PIETRO GIULIO RIGA

Secondo Anno / Primo Semestre4L-FIL-LET/10ita
118495_2 - MODULO 2

PAOLO MARINI

Secondo Anno / Primo Semestre4L-FIL-LET/10ita
120033 - MUSEOLOGIA

STEFANO MARSON

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ART/04ita
120035 - STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNA - 8--
120035_1 - MODULO 1

ENRICO PARLATO

Secondo Anno / Secondo Semestre4L-ART/02ita
120035_2 - MODULO 2

FAUSTO NICOLAI

Secondo Anno / Secondo Semestre4L-ART/02ita